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TEATRO CANZONE - Luca Maciacchini: "Il boomerang di Dante"
di Elisabetta Di Dio Russo

Si respira l’aria buona del teatro canzone nel nuovo album di Luca Maciacchini, “Il boomerang di Dante”.

Già dalle prime note dell’album si capisce che l’ironia di Luca Maciacchini è libera, senza rete: niente sconti nel descrivere i difetti della nostra società, niente peli sulla lingua quando ti sorprende con il suo “bestiario” e lo scaglia con impeto verso i primi attori di questo grande circo che si chiama Italia. Ecco allora sfilare il manager d’azienda sempre puntuale ed efficiente, la soubrette cont foeura i tett, il padre di famiglia con l’hobby dei “festini” che quando capita non disdegna nemmeno i bambini, il divo dl pallone con il cervello completamente vuoto, nella parata circense dove clown,  pagliacci  e acrobati imbastiscono il loro numero.

Maciacchini utilizza il dialetto lombardo e mischia molti generi musicali differenti, dai ritmi irlandesi al jazz, fino ai ritmi giamaicani come il reggae che però non smorzano la difficoltà d’ascolto dell’album, dove affiora qualche perplessità sui temi musicali, non sempre orecchiabili e difficili da seguire che in alcuni casi fanno pensare quasi alla sintesi di uno spettacolo teatrale trasportato su cd.

Ma ci sono brani accattivanti che fanno dimenticare tutte le perplessità come “Boomerang” o “I gajin del lavurà” dove Maciacchini racconta con un’amara ed ironica allegoria il mondo del lavoro.

I testi sono brillanti, graffianti e Maciacchini li interpreta con molto slancio e molta enfasi.

Ogni tanto appare l’ombra di un Gaber lievemente forzato nell’album di Maciacchini che forse dovrebbe lasciarsi guidare di più dal suo istinto. Ed è un peccato perchè guizzi di genialità nell’album ce ne sono parecchi come la grande capacità di esprimere lo sdegno attraverso vere e proprie metafore musicali.

E’ un cd colto quello proposto da Maciacchini. Non tanto per la presenza di alcuni brani della Divina commedia di Dante, peraltro piacevolissimi da ascoltare, che ingentiliscono e contribuiscono a dare equilibrio al cd-spettacolo, che altrimenti risulterebbe molto rumoroso e troppo urlato. Il cd è colto per la straordinaria capacità di Maciacchini di tradurre in musica con grande senso dell’ironia i difetti della nostra epoca.

Nel complesso “Il boomerang di Dante” è una bella prova, un  album intelligente interpretato da un artista di talento che ha veramente tanto da raccontare.

 

 

www.lucamaciacchini.com

 

 

 

(Novembre 2010)