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TEATRO - Torna a Milano lo spettacolo "Alan Turing e la mela avvelenata", con Gianni De Feo

Dopo il successo della scorsa stagione, il 6 maggio torna a Teatro Libero "Alan Turing e la mela avvelenata" di Massimo Vincenzi, l'emozionante spettacolo su quello che è considerato il padre dell'Intelligenza Artificiale, interpretato da Gianni De Feo.

Un dialogo immaginario fra Alan Turing e sua madre, tra lettere forse mai scritte e dialoghi forse mai avvenuti. A scandire il ritmo di questa conversazione fuori dal tempo le voci del Tribunale, dove in nome della Regina si decide la rovina di una delle menti più geniali del XX secolo. Pur attraverso una libera ricomposizione, gran parte delle parole, dei concetti e degli episodi raccontati in questo spettacolo sono stati realmente pronunciati, lasciati scritti e accaduti ad Alan Turing.

Presentato in anteprima al Garofano Verde 2008scenari di teatro omosessuale – rassegna curata da Rodolfo di Giammarco, e nella stagione successiva al Teatro Belli, lo spettacolo ha riscosso un grande successo di pubblico e di critica.

Nel 2012, in occasione del centenario della nascita del grande matematico, lo spettacolo è tornato in scena a Roma, Milano e Venezia. In quella occasione Editori Riuniti ha pubblicato il volume contenente il testo integrale dello spettacolo.

Grazie al successo ottenuto a Teatro Libero lo spettacolo è stato inserito nella programmazione del Teatro Stabile di Torino, e viene riproposto a Milano per la stagione in corso.

Il lavoro di Alan Turing (1912 – 1954), matematico inglese, ha avuto un'influenza eccezionale anche al di fuori del campo astratto della logica ed è stato di importanza cruciale per i destini della seconda guerra mondiale, permettendo di decifrare i codici usati dai tedeschi per criptare le loro comunicazioni e gettando le basi per l'elaborazione del computer digitale.

Uomo stravagante, ipersensibile, incompreso, circondato dallo scetticismo e dall'ostilità dell'ambiente scientifico, fu dapprima decorato con l'Ordine dell'Impero Britannico, poi ammesso nella Royal Society, e infine processato in quanto omosessuale.  Condannato alla castrazione chimica, morì suicida a 42 anni mangiando una mela al cianuro.

Una leggenda dice che il logo della Apple sia un omaggio ad Alan Turing. L'azienda non ha mai confermato né smentito questa voce.

Lo spettacolo, diretto da Caro Emilio Lerici, rimarrà a Teatro Libero fino al 12 maggio. (foto di Chiara Scardozzi)

 

 

Info

Teatro Libero

via Savona 10 - Milano

biglietteria 02-8323126

www.teatrolibero.it

 

 

 

(Aprile 2013)