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DISCHI - Esce "If", nuovo album di inediti per Mario Biondi

E’ uscito “IF” (Tattica), il nuovo album d’inediti di Mario Biondi.

La voce black della musica italiana torna sulle scene dopo tre dischi di platino e oltre 300.000 copie vendute in tutto il mondo con i due precedenti album (Handful of Soul nel 2004 e I love you more – Live nel 2007). “IF”, che è entrato al terzo posto della classifica F.I.M.I – Nielsen, contiene undici tracce inedite e tre classici della musica riarrangiati e rivisitati con lo stile inconfondibile dell’artista catanese.

L’album è caratterizzato da un respiro sonoro internazionale: è stato registrato tra Roma e Rio de Janeiro, masterizzato a New York e con il prezioso contributo degli archi registrati a Londra dalla Telefilmonic Orchestra London.

Per la realizzazione di “IF”, Mario Biondi ha voluto accanto a sé tutti i musicisti che l’hanno accompagnato durante la sua carriera, oltre ai più grandi nomi del panorama musicale nazionale e internazionale: da Herman Jackson (piano) a Michael Baker (batteria), da Jacqués Morelenbaum (violoncello) a Ricardo Silveira (chitarra), da Sonny Thompson (basso e chitarra) a Lorenzo Tucci (batteria), da Fabrizio Bosso (tromba) a Giovanni Baglioni (chitarra) e molti altri ancora.

Dopo Renato Zero anche Mario Biondi ha scelto di non avvalersi di una major per la realizzazione del proprio album. Un altro artista multiplatino decide dunque di percorrere la strada di una progettazione artistica e commerciale a 360 gradi senza la mediazione di una tradizionale casa discografica. (foto di Gianluca Saragò)

 

Mario Biondi nasce a Catania il 28 gennaio 1971. Il cammino professionale, i tanti anni di gavetta in giro per l’Italia e i grandi successi ottenuti, fanno di Mario Biondi un artista molto più simile per esperienze artistiche ai colleghi d’oltreoceano piuttosto che a quelli italiani.

Fin da piccolo dimostra una grandissima passione per la musica, tanto che già a 12 anni inizia il suo percorso artistico come cantante gospel. Appassionato di musica soul, forgia il suo particolare timbro vocale ascoltando i dischi di personaggi come Lou Rawls, Al Jarreau e Isaac Hayes. Proprio per questa sua passione si perfeziona nella lingua inglese, che diventa la lingua con cui canterà i suoi più grandi successi.

Turnista nelle sale di registrazione per etichette di nicchia, dal 1988 inizia a fare da spalla a celebri nomi della musica internazionale come Ray Charles.

La svolta arriva nel 2004 con This is what you are.

Nel 2006 incide con gli High Five Quintet,il suo primo album, Handful of Soul, disco che lo porta alla ribalta facendogli conquistare, dopo soli tre mesi, un disco di platino (100 mila copie vendute) e conquistandone altri due dopo poco tempo .

Nel novembre 2007 viene pubblicato il doppio album live registrato al Teatro Smeraldo di Milano con la Duke Orchestra, I love you more – Live, con il quale arriva a vendere oltre 100 mila copie aggiudicandosi nuovamente il disco di platino.

Nello stesso periodo collabora in diversi appuntamenti live con una serie di artisti di fama internazionale: dai Tower of Power a Dionne Warwick, da Burt Bacharach a Joe Sample & The Crusaders, da Carol Welsman a Michael Baker, da Michael Bolton a Angun.

 

Tracklist:

Serenity” (titolo originale “Sudden Senility” di H. Geller), “Something That Was Beautiful” (brano scritto per Mario Biondi da Burt Bacharach), “Be Lonely”, “Love Dreamer”,Blackshop”, “If”, “I Wanna Make It”, “No Mo' Trouble”, “Ecstasy”, “I Know It's Over”(versione inglese del brano “E Se Domani” di Carlo Alberto Rossi), “Winter In America” (cover del brano di G. S. Heron), ”Everlasting Harmony”, “Cry Anymore”, “Little B's Poem” (cover del brano di R. Hutcherson), “Bon De Doer”.

 

www.mariobiondi.com