Ricerca Archivio
 
MOSTRE - I Musei San Domenico di Forlì dedicano una mostra al mito dei fiori

I Musei San Domenico di Forlì ospiteranno dal 24 gennaio FIORI. Natura e Simbolo dal Seicento a Van Gogh, una mostra dedicata ai fiori nella pittura che parte da la “Fiasca fiorita” di Forlì, una natura morta considerata tra le più belle di tutti i tempi, un dipinto di cui non è stato ancora  identificato il suo autore. Sono stati fatti molti nomi, tutti più o meno plausibili, tra cui quelli che appaiono più vicini alla realtà restano Caravaggio e Cagnacci.
Attorno e a partire da questo capolavoro, alcuni tra i più importanti studiosi - Antonio Paolucci, Daniele Benati, Fernando Mazzocca, Alessandro Morandotti - hanno elaborato il progetto di questa mostra che intende riproporre, da un punto di vista e con approccio metodologico del tutto nuovi, la storia della pittura di fiori, tra il naturalismo caravaggesco (cioè dalla fine del Cinquecento) e l’affermazione della modernità con Van Gogh e il simbolismo, giungendo così alle soglie del Novecento prima della comparsa delle avanguardie storiche.

Le opere selezionate saranno la dimostrazione di come i quadri di fiori o i quadri di figura, dove l’elemento floreale assume un rilievo simbolico e formale eguale se non superiore alla figura, abbiano raggiunto un’intensità e una originalità estetica assai superiore alla convenzionalità che caratterizza la pittura dei “Fioristi”.
Rispetto al Settecento, quando il tema sembra scomparire, si verifica una forte e decisiva ripresa nel corso dell’Ottocento. Mentre gli specialisti riducono la pittura di fiori a una produzione altamente specifica, ma inevitabilmente commerciale, sono proprio i protagonisti dei grandi movimenti della pittura moderna, dal Romanticismo al Realismo, dall’Impressionismo al Simbolismo, a reinventare il genere dandogli un nuovo significato.
Appiani, Runge, Hayez, Delacroix e Courbet, Bazille e Fantin-Latour, Manet e Monet, Cézanne e Renoir, De Nittis, Boldini e Zandomeneghi, Böcklin e Klimt, Van Gogh e Previati saranno rappresentati con quadri di fiori o di figure caratterizzati spesso proprio dalla ripresa di motivi seicenteschi, ma ispirati soprattutto dalla volontà, tutta moderna, di scardinare la gerarchia dei generi, sostituendo ai valori del contenuto quelli della forma, unendo a nuove valenze simboliche (come accade anche in letteratura, se solo pensiamo ai Fleurs du Mal di Baudelaire) la magia della pura visione dell’occhio dell’artista che registra le impressioni della natura e crea una nuova realtà superiore, quella dell’arte.
Come la grande mostra canoviana del 2009 ha riscoperto i fondamentali rapporti tra Canova e Forlì, anche questa volta la prima parte della rassegna intende approfondire la continuità degli interessi botanici nella società e nella cultura forlivese tra il prezioso giardino fatto allestire da Caterina Sforza alla fine del Quattrocento e il prestigio raggiunto a livello mondiale dal botanico Cesare Majoli (1746 – 1823). Le sue tavole illustrate di fiori saranno confrontate con i dipinti di alcuni dei maggiori “Fioristi” tra Sette e Ottocento.
Il percorso espositivo si articolerà all’interno delle grandi sale che costituirono la biblioteca del Convento di San Domenico e nelle stanze del piano terra dove si sono tenute le quattro precedenti mostre.

 

 

FIORI. Natura e Simbolo dal Seicento a Van Gogh

dal 24 gennaio al 20 giugno 2010

 

Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro 12 - Forlì

 

Orario Pinacoteca 
dal martedì al venerdì: dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 17,30
sabato e domenica: orario continuato dalle 10,00 alle 18,00
chiusura: il lunedì e le festività nazionali

 

Ingresso
Gratuito

Accesso per i disabili

 

Info:

Tel. 0543 712 606/ 609

museisandomenico.forli@comune.forli.fc.it

servizio.pinacoteca.musei@comune.forli.fc.it

www.cultura.comune.forli.fc.it