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GLI UOMINI NON SONO ANGELI
di Taeli Valmont

Le lacrime scendono sulle note de “Il regno delle donne”, un brano scritto da Alda Merini,  musicato con esterma delicatezza e passionalità da Giovanni Nuti.

Vanno ad intrecciarsi alle note struggenti di una canzone che sento mia.

La voce piena, di quell’artista che racconta la storia di tutte le donne ,mi invade con una violenza inaccettabile, una dolcezza insperata, aiutata dall’ultimo bicchiere di porto che mi  devasterà anche l’anima.

L’amore . Cos’è? 

Una parola composta da cinque sillabe messe insieme da qualche stronzo psicopatico che voleva fare impazzire il mondo.

Donne. Sogni. Emozioni.

E delusioni. Tante.

Tutti i colori del vento in una donna sola. Il vento è incolore. Appunto.

Anche le donne lo sono quando si innamorano.

Diventano trasparenti come l’aria, come l’aqua, come le lacrime che scendono dagli occhi di una donna.

Perchè ci si perde?

Perchè ci si smarrisce negli occhi di un uomo?

Perchè la voce non si spezza prima di uscire dalla gola, prima di pronunciare frasi sconnesse che ti faranno perdere tutto, anche quei pochi rimasugli di dignità?

E perchè si ascolta, perchè si immagina di ascoltare quelle frasi che saranno sempre adombrate da una realtà perversa ed inanimata che non cede mai il passo a nessuno?

Vorrei sognare il silenzio ed aprire una finestra sulla sofferenza, ma senza vedere dove affaccia, senza ammirare quel panorama infettato da pochi sogni mai realizzati.

Lì il sole non c’è mai.

Da quella finestra è difficile vederlo e quando decide di farsi vedere acceca, disorienta per pochi secondi e poi si eclissa nella nostra solitudine.

Quanti pensieri inutili escono dalla nostra mente contorta o troppo, troppo lucida?

Eppure non siamo complicate.

Abbastanza spartane nei nostri pensieri mai conseguiti, ma solo immaginati, con qualche brivido e un briciolo di tremore.

“Amore”. Sognato, desiderato, immaginato.

Mai vissuto.

E’ l’effetto del porto immaginare la felicità, percepirne l’odore, il sapore e vederne i colori?

Vedo l’arcobaleno.

E mi emoziono perchè le sue sfumature sono infinite e cerco di fissarlo bene nella memoria perchè so che durerà pochi minuti per poi sparire e non tornare più.

Alda Merini lo conosceva bene quell’arcobaleno di colori.

“Una stampella d’oro per arrivare al cielo le donne inseguono l’amore. Qualche volta amica mia ti sembra quasi di volare. Ma gli uomini non sono angeli”.

Già. Gli uomini non sono angeli.

E non ci insegneranno mai a volare. 

 

 

 

(Febbraio 2011)