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LIBRI - Novità in libreria

“Il Partito dell'Amore”
di Mario Portanova
(Chiarelettere Edizioni - Collana Reverse - Euro 12)

 

Mario Portanova analizza il corso della politica italiana degli ultimi tempi: questo libro ricostruisce il clima che sta funestando il Paese, che sbatte in faccia agli italiani la volgarità, il razzismo, la violenza verbale, il disprezzo amplificati dagli organi d'informazione vicini al centrodestra,  un clima pesante che fa da sfondo alla confusione totale in cui versa il nostro Paese.

Con questo libro l’autore cerca di capire perchè si sta buttando via il patrimonio democratico e civile della nostra bella Italia.

 

Mario Portanova scrive per Il Fatto Quotidiano, L’espresso, Wired e Altraeconomia. Tra i suoi libri: "Inferno Bolzaneto" (Melampo 2008), "Chi ha paura dei cinesi?" (con Lidia Casti, Bur 2008), "Dichiarazia" (Bur 2009). Con Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio ha realizzato il documentario "Governare con la paura" (Melampo 2009).

 

 

“Il conto dell’ultima cena”

di Moni Ovadia e Gianni Di Santi

(Einaudi – Pagine 140, €16,00)

 

La tradizione ebraica della kasherut indica i cibi che si possono consumare perché conformi alle regole della Torah. Ma oltre a questo, il cibo ebraico ha prodotto un'enorme mole di storielle, divieti, ricette e prescrizioni che Moni Ovadia ripercorre con la consueta miscela di umorismo e santità: cullandoci tra pasti e digiuni, tra falafel, molokheya, hommus e altre leccornie, tra antiche osterie e contaminazioni culinarie e una musica che accompagna l'ospite a tavola, con l'ironia tipica dell'ebreo errante.

Il conto dell'Ultima Cena è un omaggio alla memoria e all'accettazione dell'Altro, ultimo antidoto slow all'intolleranza e al tempo frenetico di oggi.

 

Moni Ovadia è nato a Plovdiv, in Bulgaria, nel 1946 da una famiglia ebraica. Nel 1993 si impone al grande pubblico con Oylem Goylem, sorta di teatro musicale in forma di cabaret. Ha pubblicato tra l'altro Speriamo che tenga, Mondadori. Per Einaudi Stile libero sono usciti L'ebreo che ride, Ballata di fine millennio, Vai a te stesso, Contro l'idolatria, il Dvd di Oylem Goylem, Lavoratori di tutto il mondo, ridete e Il conto dell'Ultima Cena, tutti piú volte ristampati.

 

Gianni Di Santo, giornalista, ha pubblicato tra l'altro A tavola con Dio (prefazione di Erri De Luca, Ave, 2007), Sentieri per lo spirito. Trekking per tutti lungo le vie della fede (Edizioni Paoline, 2009) e Carlo Carretto, il profeta di Spello (Edizioni San Paolo, 2010). È inoltre musicista e autore del progetto Madar.
Per Einaudi Stile libero ha pubblicato, con Moni Ovadia, Il conto dell'Ultima Cena (2010).

 

 

“Io sono Immortale”

di Shel Shapiro

(Mondadori – Pagine 228, € 18,00)

 

Un testo autobiografico scritto da uno degli artisti più geniali di tutti i tempi, Shel Shapiro.

Tra le pagine scritte dall’artista inglese di origine russa, ex leader dei Rokes,  si respira l’aria frizzante degli anni Sessanta fra musica, politica e storia.

L’autore rivive con un viaggio emozionante nel passato, un’epoca in pieno fermento, costituita da una forte creatività, dal risveglio intellettuale e culturale ineguagliabile.

Dall’inferno del Vietnam al raduno epocale di Woodstock, passando per i grandi che hanno scritto e rivoluzionato la storia politica e musicale, in uno spazio di tempo di pochi anni. John e Bob Kennedy, Malcom X, Martin Luther King, Bob Dylan, i Beatles.

Dalla fredda e grigia Londra fino alla dolce vita romana di Fellini.

Shel Shapiro rievoca un’epoca che sembra terminata appena ieri.

E a vederlo sul palco recitare, cantare o suonare sembra davvero che il tempo per Shel non riesca a passare. La stessa passione, lo stesso carisma, la stessa grinta, la stessa simpatia di sempre rendono Shel Shapiro un artista davvero “immortale”.

 

David Norman Shapiro è nato a Londra il 16 agosto 1943. Cantante, autore, musicista attore e produttore discografico è stato anche leader dei Rokes.

Attualmente è impegnato sulle scene teatrali italiane insieme a Moni Ovadia con “Shylock. Il mercante di Venezia", tratto da un testo di William Shakespeare. Recentemente è stato protagonista dello spettacolo musicale “Sarà una bella società” scritto insieme ad Edmondo Berselli e ha partecipato alla terza stagione della fiction televisiva “Capri”, insieme a Lucia Bosè.

 

 

“I preti e i mafiosi”

di Isaia Sales

(B.C. Dalai Editore – Pagine 368, € 18,50)

 

Sono duecento anni che esistono le mafie in Italia. Se non sono state ancora sconfitte significa che i motivi del loro “successo” non sono stati completamente individuati. Il libro affronta il tema delle responsabilità della Chiesa cattolica e dei suoi esponenti nell’affermazione delle organizzazioni mafiose, esaminando l’apporto culturale che direttamente o indirettamente la dottrina della Chiesa ha fornito al loro apparato ideologico.

Come spiegare il fatto che in quattro “cattolicissime” regioni meridionali si siano sviluppate alcune delle organizzazioni criminali più spietate e potenti al mondo? Come spiegare che la maggioranza degli affiliati a queste bande di assassini si dichiarino cattolici osservanti? Che rapporto c’è tra cultura mafiosa e cultura cattolica?

Il libro parla di tutto questo, senza intenti scandalistici. La convinzione dell’autore è che senza il sostegno culturale della Chiesa le mafie non si sarebbero potute radicare così profondamente nel Sud del nostro Paese.


Isaia Sales è docente di Storia della criminalità organizzata nel Mezzogiorno d’Italia presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. È stato deputato della Repubblica e sottosegretario all’Economia nel primo governo Prodi (1996-1998). È autore di molti libri.