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MUSICA - Un grande cuore batte per i Nomadi
di Elisabetta Di Dio Russo

Esce “Cuorevivo”, nuovo album dei Nomadi.

A darne l’annuncio è stato Beppe Carletti l’8 giugno, durante la conferenza stampa che si è tenuta in un noto ristorante milanese.

Una conferenza stampa originale che si è svolta durante un vero e proprio “pranzo-stampa” dove i componenti dei Nomadi hanno pranzato e chiacchierato insieme ai  giornalisti (tutti invitati dal gruppo capitanato da Beppe Carletti).

Tra un risottino e una macedonia, tra un buon bicchiere di vino rosso e un caffè si è parlato di musica, quella buona, quella che ci si porta dentro nel cuore perchè capace di regalare tante emozioni.

Atmosfera distesa e rilassata come in un grande pranzo di famiglia per celebrare il battesimo di “Cuore vivo”, ultimo nato di casa Nomadi. Un’occasione anche per parlare della scelta coraggiosa del gruppo che lascia, dopo diversi anni, una delle più importanti major discografiche, la Warner, per autoprodursi: un grande cambiamento, un passo importante condito dal profondo entusiasmo dello storico gruppo.

“Cuorevivo” è l’album della nostalgia e dei ricordi: accanto ai due inediti “Toccami il cuore” e “Cosa cerchi da te”, vecchie canzoni, forse quelle meno note e meno popolari del gruppo che però  hanno scandito il lungo viaggio musicale intrapreso dai Nomadi, iniziato nel 1963 e che oggi, non ancora terminato, li incorona come una delle band più longeve della musica italiana.

“Le nostre canzoni non sono datate e sembrano scritte oggi, sono sempre attuali – dice Beppe Carletti – Ecco perchè il gruppo è più che mai longevo. Lo spirito dei Nomadi è proprio nei testi delle nostre canzoni: noi non abbiamo mai usato un linguaggio corrente, seguendo le mode del momento. Abbiamo sempre mantenuto il nostro stile”.

Ed è proprio lo stile inconfondibile dei Nomadi a far battere il grande cuore che unisce il gruppo ai suoi numerosissimi fans che da anni assistono ai concerti seguendoli in giro per l’Italia o supportandoli attraverso i diversi fans club (presenti anche nel booklet che accompagna l’album) sparsi per tutta la penisola.

“Cuorevivo” ripercorre un decennio del loro repertorio (1967-1977) con canzoni, alcune d’amore come ”Un po’ di me”, “Fatti miei”, altre che accarezzano temi diversi ma sempre di estrema attualità come la pungente “Mamma giustizia” o  “La storia” .

Tra i brani presenti nel disco anche un brano di Francesco Guccini “Noi” (1967) e uno scritto nel 1971 da Mogol e Mario Lavezzi.

Nuovi sono invece gli arrangiamenti e le belle interpretazioni di Danilo Sacco e Massimo Vecchi che amplificano il prestigio di questo album, regalando qualche nota di freschezza in più a canzoni sempreverdi.

In questo periodo in cui si parla tanto della crisi della musica i Nomadi non hanno paura?

“No – afferma Beppe Carletti – Malgrado la crisi della musica, che investe il mercato discografico, noi la crisi dei concerti non la sentiamo. Forse perchè facciamo come i ciclisti in salita: ci facciamo venire incontro la strada. Ma il vero responso lo avremo dal pubblico, giudice incredibile ed attento”.

Un pubblico davvero attento e incredibile quello che da anni segue la musica dei Nomadi. Un pubblico che ha capito che anche dietro una bella canzone può nascondersi un grande sentimento perchè, anche la musica, è una questione di cuore: una questione di “Cuorevivo”.

Proprio come quello dei Nomadi.

 

 

(Giugno 2011)