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LIBRI - Novità in libreria

“Perchè gli scienziati non sono pericolosi”

di Gilberto Corbellini

(Longanesi – Pagine 256, € 16,00)

 

Nei paesi più liberi e sviluppati la scienza e gli scienziati sono considerati indispensabili motori dello sviluppo economico e civile. In Italia questo non accade o addirittura può accadere il contrario: dal “caso” Di Bella  alla legge 40 sulla fecondazione assistita fino ai tentativi di censura verso l’insegnamento dell’evoluzionismo ma soprattutto, la straordinaria efficacia in campo squisitamente politico della Chiesa cattolica, capace di consigliare allo Stato leggi sfacciatamente contrarie ai valori e ai diritti riconosciuti da almeno due secoli come universali.

In questo libro Gilberto Corbellini rimarca l’onestà e l’integrità intellettuale che fondano la pratica scientifica. Ribatte implacabilmente, punto su punto, a tutti i continui attacchi alla libertà della scienza che stanno danneggiando la nostra democrazia e le possibilità di sviluppo del nostro paese. Ma, più di ogni altra cosa, rivendica il diritto degli scienziati di lavorare in autonomia, senza ingerenze politiche o religiose.

 

Gilberto Corbellini è professore ordinario di Storia della medicina e docente di Bioetica presso la Sapienza Università di Roma. Ha pubblicato, in ambito nazionale e internazionale, diversi saggi sugli avanzamenti scientifici e sulle dimensioni etiche e politiche della biomedicina del Novecento. Ha fatto parte di diversi comitati istituzionali, tra cui il Comitato Nazionale per la Bioetica da cui si è polemicamente dimesso nel 2008. È co-fondatore e condirettore della rivista darwin, co-presidente dell’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, presidente di SAgRi (Salute Agricoltura e Ricerca) e direttore scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna. Collabora con il supplemento domenicale del Sole 24 Ore e con la Rivista dei Libri ed è autore di diversi libri.

 

 

“Prima la musica”

di Manuela Funari

(Il Saggiatore – Pagine 234, € 29,00)

 

Poeta della musica, cantastorie erudito e raffinato, musicista compositore, artista in perenne equilibrio tra i generi musicali, Paolo Conte ha segnato profondamente la storia della canzone italiana. Custode di molte eredità, la sua musica è carica di precisi riferimenti che vanno dal musical al ragtime, dal jazz allo swing, ma resta lontana da ogni rigida classificazione.

Con questo libro Manuela Funari indaga pazientemente nello stile e nella musica di uno dei più grandi protagonisti della musica italiana.

 

Manuela Furnari ha studiato pianoforte e si è laureata con Giorgio Pestelli e Franco Fabbri presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino con una tesi sulla popular music. Docente di lettere, vive e lavora ad Asti.

 

 

“G8 Cronaca di una battaglia” (libro + DVD)

di Carlo Lucarelli

(Einaudi – Pagine 140, € 24,00)

 

Libro più dvd documentano una triste pagina della storia italiana, la cronaca di una battaglia in tempo di pace avvenuta in un Paese considerato pacifico e pacifista.

Il G8 continua infatti a rimanere una ferita aperta nel cuore della nostra convivenza civile e democratica e ci sono ancora domande a cui una sentenza di tribunale non può dare risposta.

Carlo Lucarelli ricostruisce i giorni di Genova dando la parola a protagonisti e testimoni analizzando le prime sentenze, i cui dispositivi sono riportati integralmente.
Nel DVD, scena dopo scena, il drammatico racconto televisivo del G8.

 

Carlo Lucarelli è nato a Parma nel 1960 e vive tra Mordano e San Marino.

L'opera di Lucarelli è tradotta in piú lingue ed è oggetto di versioni cinematografiche e televisive, tra cui la serie L'ispettore Coliandro e il ciclo dedicato al commissario De Luca.
Conduce da alcuni anni in Tv Blu notte, la fortunata trasmissione dedicata a casi misteriosi e insoluti, o ad aspetti in ombra della storia italiana

 

 

 “L’Italia in seconda classe”

di Paolo Rumiz  - Con i disegni di Altan

(Feltrinelli – Pagine 144, € 12,00)

 

Per una volta, ladies and gentlemen, non allacciatevi le cinture. Don't fasten your seat belts. Si parte in treno, la Cenerentola dei trasporti. Si fa l'Italia in seconda classe, per linee dimenticate. Buttate dunque a mare duty free, gate, flight, hostess e check-in. Lasciate le salette business a parlamentari e commendatur. Questo è un viaggio hard, fatto di scambi, pulegge, turbocompressori e carbone. E noi lo faremo, anche a costo di farci sbattere da una squinternata vagona baldracca, un glorioso rudere che cigola e scoreggia sulla rete di ferro, in attesa di rottamazione. "In tasca, un'idea corsara. Percorrere 7480 chilometri, come la Transiberiana dagli Urali a VIadivostok. Una distanza leggendaria, un gomitolo lungo come l'Asia da srotolare dentro la Penisola. Non sappiamo ancora dove andremo e in quanto tempo consumeremo questo buono chilometrico che nessun biglietto può contenere. Sappiamo solo che il nostro è un conto alla rovescia che ci obbligherà a scendere al chilometro zero. Il treno, non l'aereo, ha fatto l'Italia. Un piccolo treno come questo che arranca tra praterie e fichi d'India. Siamo in ballo. Il viaggio comincia." (Paolo Rumiz)

 

Paolo Rumiz è nato a Trieste. Giornalista e scrittore, inviato speciale del “Piccolo” di Trieste ed editorialista de “La Repubblica” ha vinto , fra gli altri, il premio Hemingway (1993) per i suoi servizi dalla Bosnia e il premio Max David (1994) come migliore inviato italiano dell’anno. Tra i suoi libri ricordiamo “Maschere per un massacro” (1996) e Gerusalemme (2005).