Ricerca Archivio
 
MOSTRE - Parma ospita la mostra di Antonio Ligabue

Dal 12 marzo a Parma presso la Fondazione Magnani Rocca si celebra uno dei pittori italiani più amati dal pubblico: Antonio Ligabue.

Una grande antologica celebra colui che semplicisticamente a lungo è stato definito “il buon selvaggio” della pittura italiana. La mostra, dal titolo “Antonio Ligabue. La follia del genio”, è allestita proprio nella Villa dei Capolavori, la raffinata dimora che fu di Luigi Magnani. In mostra circa centocinquanta opere, un esemplare excursus su tutte le diverse anime d’artista: una ampia selezione dei suoi celebri oli, un nucleo di disegni e di incisioni e alcune delle sue intense sculture realizzate dall’originale in argilla del suo amato Po che l’artista masticava a lungo per renderla duttile.
Ligabue è certamente uno dei protagonisti dell’arte del XX secolo, un grande espressionista, al pari di Van Gogh e Munch. Il talento e le tensioni, infatti, sono quelli di un maestro sicuro e ben si colgono dalla potenza visionaria, dalla stesura pittorica e dai rimandi continui – come contrappunti – nello sviluppo della sua opera. Dal primitivismo incerto della prima fase, più ingenua e conclusasi con gli anni Trenta, all’esplosione espressionista dal colore violento e dalla pennellata convulsa. Una vita vissuta come conflitto che non lascia tregua, un’esistenza trascorsa fuori e dentro il manicomio, dove l’arte era puro e semplice mestiere di vivere e andava a coincidere con la vita stessa, in un mondo a lui sempre ostile. Una vita passata a contatto con l’universo animale che amava tanto, che ritraeva con studio anatomico rigoroso, imitando i versi delle bestie mentre le dipingeva con colori frenetici, in una visionaria ricerca identitaria. Dagli animali domestici del primo periodo, alle tigri dalle fauci spalancate, i leoni mostruosi, i serpenti, i rapaci che ghermiscono la preda o lottano per la sopravvivenza: una vera e propria giungla che l’artista immagina con allucinata fantasia fra i boschi del Po.
E’ particolarmente negli autoritratti che Ligabue dipinge il proprio dolore esistenziale, gridandolo con l’urgenza di una sensibilità intensa e ferina, il tormento di un’anima che grazie alla pittura trova la propria voce e il proprio riscatto.
La mostra è curata da Augusto Agosta Tota, per iniziativa della Fondazione Magnani Rocca presieduta da Manfredo Manfredi, in collaborazione con Comune di Parma, Comune di Traversetolo e Centro Studi & Archivio Antonio Ligabue, presieduto dallo stesso Augusto Agosta Tota, presentata da Marzio Dall’Acqua e Vittorio Sgarbi, col coordinamento di Stefano Roffi.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 26 giugno.

 



Antonio Ligabue. La follia del genio”

dal 12 marzo al 26 giugno 2011


Fondazione Magnani Rocca
via Fondazione Magnani Rocca 4  - Mamiano di Traversetolo (Parma)



Orario

dal martedì al venerdì orario continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17)
sabato, domenica e festivi orario continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18)

Lunedì chiuso.

 

Ingresso

€ 9,00 valido anche per le raccolte permanenti

€ 5,00 per le scuole

Info e prenotazioni gruppi

tel. 0521 848327 / 848148

info@magnanirocca.it

www.magnanirocca.it

 

 

 

(Marzo 2011)