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DISCHI - Nuovo progetto musicale per Elton John

Il 24 gennaio “Live From Moscow” (Universal) di Elton John sarà pubblicato su vinile (doppio LP), doppio CD e in digitale, 40 anni dopo che l’artista britannico divenne la prima grande pop star occidentale ad avventurarsi oltre la cortina di ferro. L’esibizione, una storica performance con lo straordinario percussionista Ray Cooper, è stata trasmessa dalla BBC Radio 1 nel 1979. Nel 2019 l’audio è stato rimasterizzato da Bob Ludwig a partire dai nastri analogici originali, ridando vita ad un evento storico. Questa versione fa seguito all’edizione limitata - andata immediatamente esaurita – del Record Store Day del 2019.
Nel 1979 Elton John era già considerato una vera icona a livello mondiale. Il suo acclamato tour di “A Single Man” fu tuttavia ben lontano dalla consueta grandiosità dei suoi spettacoli dal vivo. Prima dell’intervallo suonò da solo con il pianoforte a coda Steinway e la tastiera elettrica Yamaha CP80, ma nella seconda parte dello show fu raggiunto dal leggendario percussionista -e collaboratore di lunga data- Ray Cooper. Questo scarno allestimento offre ancora oggi una rara possibilità di essere testimoni di incredibili talenti musicali, senza tutti gli ornamenti che all’epoca erano una prassi -oltreché un vero e proprio marchio di fabbrica- per Elton.
Il concerto finale del tour tenutosi presso la Rossiya Hall di Mosca, segnò un significativo disgelo nelle relazioni Est-Ovest durante la guerra fredda e permise alle autorità sovietiche di autorizzare la pubblicazione di “A Single Man” da parte della casa discografica Melodiya  di proprietà dello stato, rendendolo il primo album pop occidentale ad uscire ufficialmente in Unione Sovietica. La registrazione del concerto fu trasmessa alla BBC Radio 1 il 28 maggio 1979 e fece affermare al DJ Andy Peebles che «Il pubblico russo è molto più contenuto rispetto al pubblico in Gran Bretagna». Tuttavia, al termine di uno spettacolo che vide Elton esibirsi in una incredibile versione di 12 minuti di ‘I Heard It Through The Grapevine’, una straordinaria ‘Bennie and The Jets’ e un medley di chiusura di ‘Crocodile Rock’ / ‘Get Back’ / ‘Back In The USSR’, gli spettatori divennero partecipanti a pieno titolo di un vero concerto rock. Come scrisse il Daily Telegraph: «Sapevano che stavano aprendo nuove strade e sapevano che se la musica rock avesse mai penetrato la cortina di ferro con una certa intensità, l’impressione che avrebbero lasciato sarebbe stata indelebile. Sicuramente lo era. Entrambi gli artisti stavano aprendo una via».
Parlando del concerto, Elton dichiarò: “Posso onestamente dire che è stata una delle migliori esperienze della mia vita. È stato uno dei tour più memorabili e felici che abbia mai fatto. L’ultimo spettacolo è stato probabilmente uno dei migliori concerti che abbia mai tenuto in vita mia. Lavorare con Ray, solo noi due sul palco, è stato esilarante e stimolante”.
 
 
(Gennaio 2020)