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LIBRI - Novità in libreria

“Donne dell’Est”

di Laura Pilone

(A&B Editrice – Pagine 128, € 12,00)

 

Sullo sfondo di un piccolo paese di mare si dipanano le vite di cinque donne. Cinque storie di difficoltà, dolore e speranza, solitudine e disperazione. Vanja, Tanja, Alina, Clarissa, Irina e le loro storie “normali” come normali sono i desideri e le paure di tutti gli uomini, il bisogno d’amore e degli affetti più cari, il timore dell’abbandono, ancora più incombente su chi, come loro, ha già dovuto una volta abbandonare tutto.

 

Laura Pilone nasce a Torino il 2 aprile 1975. Sceneggiatrice cinematografica e teatrale si forma presso l’Odin Teatret di Eugenio Barba nel 2001. In Italia firma per la DNA Cinematografia Srl la sceneggiatura dei lungometraggi Nuvole rosse (2001); Fabbrica (2005); Senza mai sapere (2006); Sopralluoghi in Georgia (docufiction, 2006); Donne dell’Est (2008). Nel 2008 collabora con la GEM py Ltd. (Australia) per la sceneggiatura del lungometraggio The Promise (coproduzione Aus-Ita). Per la TV è coautrice, insieme a Sabrina Gioda, delle serie Sopra la sabbia (2004). Nel 2008 firma la sceneggiatura della serie Cuori sparsi (Poker Film). Nel 2004 cura l’adattamento teatrale de La fidanzata in lutto di Fëdor Sologub.  

 

 

“Il viaggio più lungo” libro + DVD

di Gian Antonio Stella

(Rizzoli – Pagine 100, € 19,50)

 

Il libro racconta l’odissea dei migranti italiani: molte curiosità e notizie insolite, raccolte in un dizionario inedito, che traccia la  storia degli episodi noti e meno noti della nostra emigrazione. Infatti, fino a trent’anni fa gli immigrati degli altri eravamo noi.

Musiche di Gualtiero Bertelli e della Compagnia delle Acque

 

Gian Antonio Stella (Asolo 1953) è inviato ed editorialista del “Corriere della Sera”. Da Rizzoli ha pubblicato L’orda (2002), Odissee (2004), Avanti popolo (2006) e con Sergio Rizzo i bestseller La casta (2007) e La deriva (2008). Tra le opere narrative, Il maestro magro (2005), La bambina, il pugile, il canguro (2007) e Carmine Pascià (2008).

 

 

“Per l’alto mare aperto”

di Eugenio Scalfari

(Einaudi – Pagine 290, € 19,50)

 

Da Montaigne e Cervantes fino a Leopardi e a Nietzsche, Descartes, Kant e Hegel, e ancora Tolstoj, Proust, Kafka e Joyce.

“La modernità - scrive Scalfari - è stata sconfitta da una sorta di invasione barbarica, ma la storia non finisce, un'altra epoca nascerà come è sempre avvenuto finché l'Homo sapiens riuscirà a guardare il cielo stellato e a cercare dentro di sé la legge morale.”

Eugenio Scalfari riassume il suo viaggio attraverso la modernità, che tocca le varie fasi dei tempi moderni, dall'Illuminismo al Romanticismo, dalle avanguardie al nichilismo, dalla razionalità allo scatenarsi delle emozioni e degli istinti.

Il breviario civile, metafisico e morale di uno dei grandi protagonisti del tempo in cui viviamo.

 

 

Giornalista, scrittore, Eugenio Scalfari ha collaborato con il “Mondo” di Pannunzio, è stato, nel 1955, tra i fondatori dell'”Espresso” che ha diretto dal 1963 al 1968. Nel 1976 ha fondato il quotidiano “La Repubblica”, restandone alla guida fino al 1996 e di cui oggi è editorialista.

 

 

 

(Maggio 2010)