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TEATRO - E un insolito Shakespeare, tra poesia e musica rap, quello proposto dal Teatro Gobetti di Torino

Il 7 marzo è in scena al Teatro Gobetti di Torino "To be or ...Note!", spettacolo in lingua inglese con Nicola Ciaffoni, Philip Kingscott, Gary Quinn, Adele Raes e Clare Ross.

Cosa ha a che fare William Shakespeare con la musica rap? La risposta è nel pentametro giambico. Il verso tipico del Bardo di Stratford è infatti la chiave della musicalità della sua lingua, motore e ritmo delle storie che lo hanno reso immortale e universale. All’universalità della musica si affida dunque il Charioteer Theatre, gruppo scozzese fondato dalla regista Laura Pasetti, per avvicinare i più giovani al teatro di Shakespeare. Cinque attori, cinque personaggi, cinque monologhi: cinque indecisi che, per vigliaccheria, per amore o per convenienza, sono attanagliati dal dubbio ed esitano ad agire.

A spronarli, le note di un rapper italiano, che reinterpreta Shakespeare “aiutando” gli attori a raccontarne le storie. Ciascun personaggio gioca così con il suo monologo, duettando al contempo con note e canzoni e sottolineando il ritmo dei versi.

"Ascoltando la musica e immedesimandosi nella storia - scrive Laura Pasetti - gli studenti incontreranno per la prima volta Shakespeare come se fosse un loro contemporaneo e impareranno ad apprezzarne la bellezza attraverso il suono, senza preoccuparsi della comprensione letterale e delle difficoltà del linguaggio arcaico".

Regia di Laura Pasetti.

 

Info

tel. 011 5169555

www.teatrostabiletorino.it 

 

(Dal 3 al 6 marzo 2015 sono previste delle recite di "To be or ...Note!" riservate alle scuole)

 

(Febbraio 2015)