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Teresa Mannino in "Sono nata il ventitrè"

“Ho voglia di raccontarmi. Voglio raccontare al mio pubblico la mia vita, com’ero, come sono cresciuta e come è cambiato il mondo intorno a me”. Così Teresa Mannino parla dello spettacolo ‘"Sono nata il ventitré" che andrà in scena al Teatro Duse di Bologna, il 25 e 26 febbraio. Lo show, prodotto da Bananas, è scritto da Giovanna Donini e dalla stessa Mannino, che firma anche la regia.

“Sono diventata quella che sono passando attraverso momenti difficili che mi hanno fatta crescere - prosegue Mannino - ecco, voglio raccontarvi i miei traumi. Ad esempio? Ad esempio che ero la terza figlia e quando toccava a me fare il bagno, l’acqua non c’era più: un classico. E poi voglio parlare dei calciatori di ieri e di oggi e del rapporto genitori figli. La mia forza e determinazione derivano dalla mia famiglia, dai miei genitori che mi hanno amata incondizionatamente - continua Mannino - ero una ribelle, ma loro mi hanno sostenuta anche quando non ho seguito le orme familiari, come ad esempio nei miei studi universitari”.

Oggi che da figlia è diventata madre, Teresa Mannino individua nel rapporto genitori figli un cambiamento critico. Secondo lei siamo diventati iperprotettivi a scapito di bambini che crescono impacciati ed insicuri. “Siamo genitori talmente preoccupati di tutelare i figli dai pericoli quotidiani che non curiamo la società nella quale dovranno crescere”. Così, attraverso il racconto della sua infanzia trascorsa nell’ambiente protettivo ma anche adulto e forte della sua Sicilia, Teresa ci racconta i traumi piccoli e grandi di allora, quelli che in alcuni casi si sono rivelati formativi, ma ci parla anche dei mitici anni Settanta e della sua versione dei mutamenti avvenuti in questi ultimi anni. Tra i traumi della vita non poteva mancare quello del tradimento. La letteratura classica è piena di eroi ed eroine infedeli ma, guarda caso, le donne che tradiscono non vengono perdonate e di solito muoiono, mentre gli uomini traditori non muoiono mai, semmai sono le amanti a fare una brutta fine. Così Teresa Mannino prenderà in prestito la figura di Ulisse, eroe classico per eccellenza, e alla luce dei tormenti di Penelope, rivelerà il suo potenziale di antieroe di tutti i tempi.

“Sono una persona diretta, nel bene e nel male, questo è il mio pregio ed il maggior difetto. Quando mi interpellano per sapere come la penso rischio sempre di ferire e di essere ferita - conclude l’attrice - sembra un paradosso, ma la sincerità può essere male interpretata. Anche nella mia carriera, soprattutto all’inizio, quando non mi conosceva nessuno, ho rischiato più volte di lasciare di stucco il pubblico per i miei modi diretti. Ora si divertono un sacco”. (foto di Mirta Lispi)

 

Info

Teatro Duse

via Cartoleria 42 - Bologna

Tel. 051 231836

biglietteria@teatrodusebologna.it

I biglietti sono acquistabili anche on line sul sito www.teatrodusebologna.it

 

 

(Febbraio 2015)