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CULTURA - Appuntamento con la letteratura al Vittoriano di Roma
di Patrizia Palese

 

Normalmente quando ci si avvicina ad un discorso accademico (nel significato più obsoleto  e comune), ci si fa precedere da un  elenco di titoli più o meno accademici, riconoscimenti di premi e citazioni, pubblicazioni con recensioni e considerazioni da parte di illustri personaggi. Questo è quello che in genere accade, quasi che lo spessore della persona di cui si parla sia dovuto solo al sovrapporsi di altre personalità, che alla fine, daranno il gusto del soggetto che in quel momento occupa lo spazio dei mass media, un po’ come una millefoglie di tanti e tanti strati. Indipendentemente dal fatto che io possa o non possa essere riconosciuta o conosciuta nell’ambito in cui mi muovo, ovvero quello della ricerca storica e della scrittura creativa in senso lato, vorrei dare una picconata a questa abitudine: credo che sia sufficiente sapere quale è il mio nome e perché, in ordine di tempo, ho fatto la tal cosa o l’altra. Il giudizio di merito spetterà al lettore e, vivadio, mi piacerebbe conoscerlo per intero, non tanto perché certa della riposta positiva (per la quale ovviamente farò il tifo) quanto per l’eventualità di una introspezione personale dovuta ad una critica, purchè costruttiva.

E adesso, dopo aver informato i lettori che il mio nome è Patrizia Palese,  che amo la storia, l’arte e, soprattutto, che scrivo senza pormi alcun limite, veniamo al cuore dell’argomento.

Occorre qualche cosa che dia almeno l’opportunità di rendere visibile chi è conosciuto solo da amici e parenti e che, per mancanza di denaro o di fortunate circostanze, potrebbe non arrivare mai a farsi conoscere anche da altri: ma cosa? E soprattutto come riuscire a far conoscere il talento di artisti poco conosciuti?

Dato che sono convinta che abbiamo tutti accanto un angelo il cui unico compito è quello di fare il tifo per noi ed incitarci a correre sempre più forte, proprio come nella corse ippiche, il mio si è messo in moto ed…oplà, mi ha fatto conoscere Anna Maria Funari e subito dopo di lei Alba Gnazi che stavano già lavorando sul pratico di quel mio progetto  che io avevo solo ipotizzato e, come per magia, è nato “Nuovi autori nel cuore di Roma”.

Forse ho esagerato. Non è stato così facile all’inizio come una formula magica, ma ormai eravamo partite e, ad ogni ostacolo, si faceva  sempre più grande la nostra voglia di superarlo, ed alla fine lo sforzo ci ha premiato.

Oggi l’evento che andrà avanti a scadenze mensili fino a dicembre (saltando il mese di agosto) mostra già la sua forza.

Il primo è stato il 27 maggio, con Noci, pere e pecorino di Bernardino Pinzari e 101 storie di gattiche nessuno vi ha mai raccontato di Lilli Garrone e Monica Cirinnà, per il ciclo  Una storia …tante storie; nel secondo appuntamento, per il ciclo I viaggi dell’anima, abbiamo avuto Suona per me di Giusella de Maria e E se di Chiara Schirosi. Il 22 luglio avremo, sempre con la bellissima scenografia dei Fori Romani al di sotto di noi e a due passi dal cielo sulla terrazza del Vittoriano, il terzo appuntamento; il ciclo prende il nome di Quando le pagine raccontano la realtà, ed avremo come libri Divise forate di Alessandro Placidi e L’isola dei graziati  di Anna Maria Funari.

In brevissimo tempo abbiamo raccolto intorno a noi non soltanto tanti scrittori ma anche personaggi di indubbio spessore che hanno dato la loro disponibilità come lettori, padrini,  recensionisti, fotografi ufficiali,  giornalisti sui loro blog, emittenti web per una diffusione in diretta  dell’evento….insomma tutto questo pur sapendo che nulla ritornerà a loro in forma economica, ma solo come realtà personale e poter dire “ C’ero anch’io!”

Il 22 luglio Salvatore Spoto, giornalista e scrittore sarà il padrino dei due autori e darà quanto prima una sua recensione sulle due opere. A Pietro Olivieri, artista sensibilissimo con i suoi quadri dipinti con sabbie, fotografo ufficiale della manifestazione, si affiancherà VolodeisensiEma, che trasmetterà in diretta via web, e andranno a seguire i bellissimi articoli di Daisy Raisi sul suo blog “scrittura-mania.it”, e giornali locali come Il Forattino.

Il nostro prossimo traguardo sarà rendere l’evento permanente interessando anche le forze politiche, oltre quelle culturali, perché credo fermamente che  nessun Paese civile sia degno di questo nome se non ha, oltre le sue leggi, anche la sua cultura. Insomma, siamo piccoli, ma abbiamo una gran voglia di crescere…

To be continued ……e non è un sogno, ma una certezza!

 

 

(Luglio 2011)