Ricerca Archivio
 
TEATRO - Emilio Solfrizzi torna al Teatro Manzoni di Milano con la commedia brillante "Sarto per sigora"
Il Teatro Manzoni di Milano apre la stagione con una commedia brillante, "Sarto Per signora" che vede protagonista Emilio Solfrizzi.
Dal 13 ottobre Emilio Solfrizzi sarà nuovamente sul palco del Teatro Manzoni con un testo del drammaturgo francese Georges Feydeau (dopo il successo di "Due di noi" che lo ha visto in scena al Teatro Manzoni nel 2012, insieme a Lunetta Savino).
Sul palco, insieme all'attore pugliese anche Viviana Altieri, Anita Bartolucci, Barbara Bedrina, Fabrizio Contri, Cristiano Dessì, Lisa Galantini, Simone Luglio e Elisabetta Mandalari.
Traduzione, adattamento teatrale e regia di Valerio Binasco.
Lo spettacolo rimarrà in scena al Teatro Manzoni fino al 30 ottobre. (Spettacolo prodotto da Roberto Toni per ErreTiTeatro30)
 
E’ talmente pura l’arte comica di Feydeau, che molti miei colleghi ne restano imbarazzati. Io invece ritengo Feydeau uno dei più grandi autori del mondo. Il fatto, poi, che abbia scritto soltanto esilaranti commedie di situazione, che già alla sola lettura fanno ridere perché stimolano irresistibilmente l’immaginazione scenica, lo colloca nel ristretto numero degli autori teatrali ‘puri’, che non fanno letteratura, ma grande Teatro. C’è una poesia tutta speciale, nell’arte di far ridere. Ed è la poesia dei ‘caratteri’. Dell’umanità stramba. Che si ficca in situazioni impossibili, e ne esce all’ultimo secondo con un impossibile balzo. E’ il balzo che tutti vorremmo saper fare. Lo sguardo di Feydeau sui temi più importanti della vita (come l’amore, il matrimonio, il successo sociale) è talmente immorale e superficiale, che sembra riscattare beffardamente la pesantezza della vita. Ha fatto scandalo ai suoi tempi, e in modo diverso continua a farlo. Un tempo era uno scandalo legato ad eccessive libertà sessuali. Oggi lo scandalo è intimo, quasi ideologico, e deriva non più dalla sua immorale superficialità, ma dalla sua capacità di suggerire un senso della vita talmente lieve e godibile, da farci desiderare di essere immuni da ogni peso, da ogni responsabilità, come tutti i suoi personaggi, del tutto immuni da qualsiasi senso di colpa. E’ un poeta capace di creare esseri senza peso, immersi in situazioni pesantissime. Questa leggerezza gli viene dal teatro dei burattini, e mi sembra che sia una magnifica eredità, che tutti i teatranti dovrebbero prima o poi condividere. E’ un poeta del comico del tutto libero da qualsiasi tentazione intellettualistica. Impressiona il fatto che il ‘suo’ teatro sia fiorito - con grandioso successo di pubblico - nell’epoca dei grandi concettualismi, di tutti gli ‘ismi’ possibili. Nell’epoca che si preparava alla guerra, il teatro reclamava un posto importante nella società, e si trasformava in letteratura. Feydeau invece si rivolge agli attori e al pubblico. Scrive un teatro che necessita solo di un palcoscenico e di grandi interpreti. Interpreti che sappiano essere ‘grandi’ come i burattini del Guignol. E che se ne freghino di tutto il resto. Sono onorato di dirigere questo capolavoro della leggerezza, e di poterlo fare con un ensemble di attori come questo. Come spesso accade, tra le righe di un capolavoro di leggerezza, ci sono poi tanti livelli da esplorare. Quello più impressionante, per me, è la cura che questo grande scrittore dedicava a tutti i dettagli del comico. È una macchina che scorre velocissima, la sua, ma il meccanismo è delicato e minuzioso. Bisognerà stare attenti a non trascurare nemmeno il rumore della maniglia di una porta, perché è ‘pensato’ per contribuire a quella sinfonia perfetta che sono i suoi copioni. Occorre molta delicatezza, e molta leggerezza d’animo, per accostarsi a una scrittura come questa. Il regista deve trasformarsi in una specie di direttore d’orchestra, attento ad ogni minimo strumento. Ma così è, quando si incontra il grande teatro scritto per il palcoscenico e per gli attori. L’unico teatro capace di creare pura gioia. (Valerio Binasco)
 
 
Info
Teatro Manzoni
via Manzoni 42 -  Milano

Numero verde: 800 914350
tel. 02.763.69.01
info@teatromanzoni.it
www.teatromanzoni.it
 
 
(Ottobre 2016)