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L'INTERVISTA - Francesco Caprini presenta "Musica Indipendente", nuovo programma radiofonico
di Elisabetta Di Dio Russo

Ha preso il via il nuovo programma radiofonico “Musica Indipendente”, in onda tutti i mercoledì su Radio Padania e condotto da Francesco Caprini, ideatore di importanti rassegne musicali come Rock Targato Italia e Milano in Musica e dal giornalista Sammy Varin. Musica indipendente è un programma dedicato alla musica intesa come forma d’arte: un programma dove ascoltare musica e per parlare di musica.

Francesco Caprini in questa intervista spiega quali sono gli ingredienti del suo nuovo programma musicale e racconta il suo particolare legame romantico con  le Radio libere, riflesso di un’epoca in pieno fermento politico e culturale, oggi sostituite dalle radio commerciali.

 

 

Come è nato il programma "Musica Indipendente" e perchè?

Ho sempre lavorato nel settore musicale come organizzatore, produttore bordeline.

Dal Magia Music Meeting un locale milanese negli anni Ottanta con  la scoperta di Elio e le Storie Tese, a Rock targato Italia , (Timoria, Marlene Kuntz) e ora con l'etichetta Terzo Millennio (Audiorama, Zibba, Maripensa, OBC Slim).

Diciamo che è un mio tratto: sperimentare ricercare mi affascina. Amo gli artisti quando sono ancora allo stato puro creativo, con i loro errori e contraddizioni e non sono ancora legati alle norme del mercato.

Una volta c'erano le "radio libere", oggi ci sono le radio commerciali: "Musica Indipendente" vuole forse essere il giusto compromesso tra i programmi radiofonici di oggi e quelli che venivano trasmessi dalle radio libere di ieri?

Sono un romantico e sono molto legato alle "Radio Libere": sono state innovative, nate in un contesto particolare fatto di passioni, curiosità, bisogno di spazi nuovi, l'emergenza di una comunicazione dal basso. Sono state lo specchio di una società in forte cambiamento politico e culturale.

Le radio commerciali sono un metodo: promovere prodotti commerciali. Il dj e/o speaker non sceglie più. Non si trasmetteno le passioni, le curiosità. La linea musicale viene decisa dal commerciale, il lavoro diventa standardizzato, programmato, marketizzato che tradotto significa la fine della musica e dell'informazione. Le radio commerciali non amano la musica, intesa come proposta originale e artistica ma la utilizzano per fini promozionali dei propri prodotti commerciali.

Il programma " Musica Indipendente" si rivolge a coloro che amano ascoltare, capire, proporre, discutere, essere.

Secondo lei oggi qual è la giusta definizione di musica indipendente?

Un atteggiamento mentale creativo, una condizione dialettica attenta alle cose del mondo, con alla base la necessità di raccontare e narrare storie importanti ma non solo,  fa di un artista un produttore di musica indipendente.

Con che criterio sceglierete i vostri ospiti e quali saranno gli argomenti che proporrete al pubblico?

Mi piace definire ricerca, sperimentazione come un'azione di avanguardia. L'avanguardia è fare bene l'esistente, è già un bel risultato.

In breve, i temi trattati nel programma "Musica Indipendente" saranno quelli che tutti viviamo ogni giorno nel campo musicale: un mercato destabilizzato, colassato, le novità tecnologiche, maggior spazio alla qualità degli artisti e delle canzoni. Chiameremo i manager, i produttori e gli artisti. Gli economisti dicono che per superare la crisi bisogna investire nelle eccellenze. Faremo cosi.

A che tipo di pubblico si rivolge il programma?

Veramente non ho pensato ad un tipo di pubblico. Il programma è nato da un'intuizione: un'assenza di comunicazione, una sorta di corto circuito. "Musica Indipendente" è come un social-network, tutti raccontano delle storie.

"Musica e arte": se si guarda il panorama musicale italiano è ancora un binomio che funziona? Oggi la  musica si può ancora definire una nobile forma d'arte o è diventata un semplice prodotto da supermercato?

Credo che il binomio "Musica e Arte" ha funzionato e funziona sempre. Basta pensare al rapporto con l'arte cinematografica. Non mi scandalizzo di certo delle contaminazioni esagerate che si fanno nel settore artistico, con invasioni di campo davvero di cattivo gusto. A questo proposito ci sono dotti esempi e paraculate commerciali da brivido. Resto convinto che la musica, come l'arte e la letteratura, sia fonte di comunicazione, socializzazione e di crescita, uno strumento importante per ogni momento e condizione di vita. A me fa bene e la consiglio a tutti.

Diffidate dalle imitazioni...

 

 

 

“Musica Indipendente”

in onda tutti i mercoledì alle ore 12.30 su Radio Padania

www.radiopadania.net