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MOSTRE - La Fondazione Stelline di Milano ospita una mostra dedicata a Guglielmo Spotorno

La Fondazione Stelline dal 20 novembre al 7 dicembre ospita per la Sezione Stelline Spazio Aperto la mostra antologica "Guglielmo Spotorno. Tra Surreale e Reale. Opere dagli anni '70" a cura di Luciano Caprile e Elena Pontiggia, patrocinata dalla Regione Lombardia e dal Comune di Milano.

Per l'occasione, nella storica Sala del Collezionista, sarà esposta una significativa selezione di trenta opere pittoriche inedite, realizzate dagli anni Settanta ad oggi su tela e su carta, che illustrano l'evoluzione del percorso artistico di Guglielmo Spotorno.

In mostra spiccano i lavori degli anni Settanta e Ottanta, dove l'attenzione è rivolta a tematiche legate al mondo naturale; lo si vede nelle opere dai colori intensi e cariche di movimento come Landscape in the sea (1975) e Evolution in the sea (1975) della serie "Profondità marine" e in quelle dai colori più tenui di Libellule pietrificate (1980) della serie "Insetti", dove l'occhio dell'artista diventa una 'lente'. Negli anni successivi un maggiore interesse è dedicato ad aspetti più concettuali descritti con un equilibrio geometrico e un ritmo serrato, come si osserva nelle serie "Surreale" e "Informale".
"New economy", "Città Umanizzate", "Ritorno alla poesia" realizzate nell'ultimo decennio, esprimono un nuovo orientamento della poetica dell'artista indirizzata al mondo e alla società contemporanea, all'evoluzione tecnologica, a significativi momenti storici della nostra epoca e alla riflessione sulla natura, come forza devastatrice . A questo proposito sono da ricordare Pechino (2014), dove l'armoniosa combinazione di linee colori cela il soggetto della rappresentazione: abitazioni identiche e accatastate, che simboleggiano un conformismo diffuso; Tsunami (2013) e 11 Settembre (2014) che raccontano le stragi causate da tragici eventi; Black sun (2014) la raffigurazione del sole divenuto nero a causa dell'inquinamento.
Non mancano opere legate al rapporto quotidiano tra uomo e mondo virtuale, tra cui Uomo al computer (2011), Web (2014) e Anche i cigni twittano (2 013) che rivela un sottile senso ironico. Come afferma Luciano Caprile nel suo testo critico "Spotorno...si sofferma a indicare le strane comunioni tra la macchina sempre più sofisticata e l'individuo che ne subisce la fatale, spasmodica attrazione; ... pone il caustico accento su quel destino di tecnologica dipendenza che ci accomuna e ci assorbe".
Le opere di Guglielmo Spotorno entrano in sinergia con le poesie che ha scritto negli stessi anni, in cui coesistono descrizioni oniriche e riferimenti al reale, da lui definite "fogli unici a quadretti", ovvero appunti di vita tra reale e surreale. La raccolta sarà pubblicata e distribuita in occasione della mostra.
Accompagna la mostra un catalogo con testi critici di Luciano Caprile e Elena Pontiggia.

L'espressione pittorica di Guglielmo Spotorno (Milano, 1938) inizia in giovane età, frequentando la Galleria d'arte di sua madre, già scultrice, vivace luogo d'incontro di artisti e critici tra i più importanti degli anni '50 e '60, fra cui Arturo Martini e Felice Casorati.
A dodici anni partecipa a un concorso nazionale riservato agli alunni delle scuole medie: il suo disegno in punta di penna, intitolato Incubo, viene prescelto ed esposto nel 1950 a Roma a Palazzo Venezia, dove riscuote l'attenzione di Federico Fellini.
Segue un periodo legato alla figurazione. La pittura è una passione che coltiva nel corso di tutta la sua vita, complici l'amore per l'arte della madre e la personalità del padre A circa vent'anni rivolge il suo interesse soprattutto al gruppo Cobra, in particolare a Jorn e a Sutherland, che influenzano la sua pittura. Quella di Guglielmo Spotorno non è un'imitazione passiva e meccanica, ma questi maestri contribuiscono a far emergere l'espressione della propria vena artistica manifestata fin da ragazzo.
Nel corso degli anni lo studio e la frequentazione di maestri dell'avanguardia italiana e internazionale come Lam, Jorn, Fontana, Baj e Sutherland, accompagnano Guglielmo Spotorno nel suo percorso artistico nel quale naviga il conoscere tra ragionevoli dubbi e prepotenti emozioni.

 

Info

martedì - domenica dalle 10 alle 20

(ingresso libero)
tel. 02 45462.411

www.stelline.it

 

 

(Ottobre 2014)