A Perugia, presso Palazzo Baldeschi, sede espositiva della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, è in corso la mostra “La maiolica del Rinascimento”.
Fino al 6 gennaio 2008 sarà possibile ammirare una delle collezioni di maioliche più importanti del mondo.
Questa collezione rarissima, appartiene alla Fondazione e comprende anche 76 pezzi straordinari raccolti dal collezionista Paolo Sprovieri e le meraviglie della Collezione Frizzi Baccioni.
In mostra complessivamente 147 capolavori di grandissimo pregio con protagonista della preziosa raccolta il Cinquecento che è il secolo in cui l’arte della maiolica viene considerata, nelle sue espressioni più alte, quasi come una forma pittorica.
Nell’esposizione non mancano gli esemplari quattrocenteschi, in particolare albarelli di produzione centroitaliana, opere di botteghe di livello.
Con il nuovo secolo, a Faenza, in Toscana, in Umbria, a Napoli, nelle Marche e in altri centri della penisola si svilupparono botteghe che seppero creare veri capolavori.
Centri di produzione come Faenza, Montelupo, Deruta, Castelli, riuscirono a creare manufatti “di massa”, destinati ad invadere mercati anche lontani con produzioni di qualità e livello altissimo. Tra questi, sono presenti nella mostra i piatti da pompa di Deruta: grandi piatti dipinti con profili femminili, scene di caccia o soggetti religiosi che riecheggiano molto da vicino i modi di Perugino o di Pintoricchio.
Faenza fu definita la “regina delle ceramiche”, tanto da imporre i propri stili: il bianco di Faenza o l’istoriato.
E proprio da Faenza partirono nel Cinquecento le maestranze che esportarono i loro modelli in tutta Italia.
Ovunque la diffusione di modelli e di storie consentita dall’arte della stampa stimolò gli artisti della ceramica a riportare sulle loro creazioni i capolavori di Raffaello o il racconto delle Metamorfosi di Ovidio oppure ancora, in ossequio ai dettami del Concilio di Trento, scene e soggetti biblici.
Ma fu a Gubbio che l’arte de “lustro” ebbe il suo massimo protagonista: nessuno, infatti come Mastro Giorgio aveva rivali nell’applicare il lustro alle ceramiche e la Collezione documenta questo miracolo della tecnica con numerosi, bellissimi esemplari.
La trasmigrazione dei maestri contaminò molte città e tra esse la grande Venezia, contribuendo a creare stili nuovi e di grande eleganza.
In mostra alcuni degli esemplari più belli di quelli prodotti a Castelli, piccolo centro dell’Abruzzo noto soprattutto per la preziosità dei suoi vasi da farmacia.
Conclusa l’esposizione a Perugia, la Collezione, in versione più contenuta, sarà presentata in diversi centri italiani ed europei.
L’sposizione è curata da Timothy Wilson e Paola Elisa Sani ed è promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia.
“La Maiolica del Rinascimento”
La Collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
dal 4 ottobre 2007 al 6 gennaio 2008
Palazzo Baldeschi – Perugia
ingresso libero
Per informazioni e prenotazioni:
Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia
Tel. 075-5725981
fondazione.pg@infinito.it