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LIBRI - Novità in libreria

“Goodbye Europa”

di Alberto Alesina e Francesco Giavazzi

(Rizzoli – Pagine 224 € 8.60)

 

Dal libero mercato all’immigrazione, dal sistema giudiziario al lavoro: le strategie per arrestare il declino europeo. Il libro è il provocatorio manifesto di due autorevoli economisti.

In America un procedimento giudiziario di sfratto dura circa 50 giorni. In Italia si arriva tranquillamente a 630. Tre giorni è il tempo necessario per aprire una nuova impresa in Danimarca. Un imprenditore italiano impiega 62 giorni. Da oltre un decennio, mentre gli Stati Uniti producono ricchezza, sviluppo e innovazione, l’Europa attraversa una fase di stagnazione economica. Quali le cause? Alberto Alesina e Francesco Giavazzi offrono indicazioni decisive per interpretare la crisi del Vecchio Continente.

 “Se si vuole evitare il declino” ammoniscono gli autori “il cambiamento è indispensabile. Oggi si può ancora scegliere. Tra un decennio questa opzione potrebbe essere preclusa.” Per riprendere a crescere occorre quindi avere il coraggio di liberare l’economia: “Quello che gli europei devono temere sono solo le loro paure”.

 

Alberto Alesina (Broni, 1957) è Nathaniel Ropes Professor of Political Economics all’Universita di Harvard. Il suo ultimo libro, scritto insieme a Edward Glaeser, è un mondo di differenze (Laterzz 2005)

Francesco Giavazzi (Bergamo, 1949) insegna economia politica all’Universita Bocconi di Milano. Il suo ultimo libro è Lobby d’Italia (Bur 2005, 5 edizioni)

 

 

“Le ragazzacce”

di Susanna More

(Guanda - Pagine 234, € 15.00)

 

Ci sono i carnefici e ci sono le vittime, i carcerieri e le carcerate. C’è la cella d’isolamento con i suoi tentati suicidi, le regole ferree della convivenza tra le detenute e la stretta sorveglianza delle guardie; tanto stretta da arrivare spesso fino al sopruso e alla violenza. E poi, naturalmente, c’è il fuori, la città con le sue strade, i suoi pub e i suoi appartamenti, le persone libere, la vita che dovrebbe essere normale. Louise Forrest appartiene a questa vita, alla città: ma per il suo lavoro di psichiatra appartiene anche un po’ al carcere in cui lavora da qualche mese. L’incontro con Helen, la più fragile delle detenute, con un passato misterioso e terrificante fatto di indicibili violenze prima subite e poi perpetrate, che emergono lentamente dalla memoria, cambia la vita della psichiatra e tutto improvvisamente precipita.

Un viaggio drammatico in un carcere femminile, un romanzo in cui le donne si muovono in un mondo da cui pare bandita l’innocenza, in cui tutti sono vittime e tutti sono carnefici, di se stessi e degli altri.

 

Susanna Moore è cresciuta alle Hawaii e vive attualmente a New York. Ha pubblicato One Last Look, My Old Sweetheart, The Whiteness of Bones e Sleeping Beauties, oltre a Dentro da cui Jane Campion ha tratto il film Into the Cut.

 

 

 “Il tailleur grigio”

di Andrea Camilleri

(Mondadori – Pagine 144, € 16.50)

 

Adele è la protagonista di questo romanzo: una splendida femme fatale che ama indossare, in alcune particolari circostanze, un castigato tailleur grigio.

La letteratura di Camilleri è ricchissima di figure femminili, sempre seguite con una partecipazione amorevole, una sorta d'indulgente, quasi sorniona, profonda adesione alle loro carnali debolezze, una incuriosita attenzione all'attimo del cedimento, quando i freni inibitori si allentano per passione, per vendetta, per un semplice capriccio; per un attimo o per sempre; per malizia, per calcolo o per esplosione dei sensi.
Pochi scrittori come Camilleri hanno saputo seguire il ritmo del corpo e il battito dell'anima femminile. In queste pagine del più "francese" dei suoi romanzi, l’affascinante, temibile Adele accarezzata dalla scrittura come da mani appassionate e al tempo stesso intimorite: si sentono echi di Maupassant, del Pierre Louÿs di “La donna e il burattino” e di tutti i classici della letteratura e del noir che ci hanno fatto sognare su certe dark ladies tanto incantevoli da amare nella finzione quanto pericolose da incontrare nella realtà.

 

Andrea Camilleri, nato a Porto Empedocle (Agrigento) nel 1925, ha lavorato a lungo come sceneggiatore e regista teatrale e televisivo.

L'esordio come romanziere è del 1978 con “Il corso delle cose”.

Autore di moltissimi romanzi alcuni dei quali hanno ispirato la serie televisiva “Il commissario Montalbano” interpretata da Luca Zingaretti.

 

 

“La testa degli italiani”

di Beppe Severgnini

(Rizzoli – Pagine 256, € 8.20)

 

Per alcuni stranieri, l’Italia è solo una terra di luce e profumi, aperitivi al tramonto, mattoni a vista e indigeni cordiali. Ma nella testa degli italiani c’è ben altro.

Percorrendo la Penisola in compagnia di amici venuti dall’estero, Beppe Severgnini diventa cicerone ironico e implacabile. Da Milano a Firenze, da Roma a Napoli, dalla Sardegna fino a Crema, la sua città: un viaggio metaforico, autocritico e divertente attraverso il nostro modo di vivere oggi.

Dall’alimentazione alla politica, dalla morale alla TV, dal sesso alla generosità degli italiani. Grazie allo sguardo e alla penna di uno dei nostri autori più amati, il ritratto di un Paese che “ci manda in bestia e in estasi nel raggio di cento metri e nel giro di dieci minuti”.

Col titolo “La Bella Figura, questo saggio è diventato un “New York Times Bestseller”, il primo dopo decenni scritto da un italiano, ed è stato tradotto in otto lingue.

 

Beppe Severgnini (Crema 1956) scrive per il “Corriere della Sera”, conduce dal 1998 il forum “Italians”, ha lavorato per “The Economist” (1993-2003) ed è autore di 14 best seller, tutti pubblicati da Rizzoli. Il più recente è L’italiano. Lezioni semiserie (2007); il primo, Inglesi (1990). Dal 2007 il suo lavoro giornalistico è distribuito dal New York Times Syndicate.