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Extreme Makeover Home Edition
di Manuela Possenti

Ricordate il programma “Bisturi”, condotto da Irene Pivetti e Platinette trasmesso sulle nostre reti qualche anno fa? Naturalmente negli Stati Uniti c’era già un programma simile “Extreme Makeover” (dall’inglese “Rifacimento estremo”), che trattava gli stessi temi: l’aspetto esteriore come veicolo per l’accettazione di se stessi da parte degli altri e naturalmente come aiuto psicologico nella ricerca ed il ritrovamento dell’io. Mentre da noi però si glissava sugli aspetti più traumatici per lo spettatore quali gli interventi chirurgici e le operazioni meno piacevoli, in un opportuno mix tra diritto alla privacy e buongusto, in Extreme Makeover viene invece mostrato tutto, ma proprio tutto: dalle visite alle procedure più invasive peraltro necessarie alla trasformazione in cigno, con telecamere che riprendono il “paziente”, passo dopo passo, con puntigliosa dovizia di particolari. “Extreme Makover Home Edition” (“Rifacimento estremo edizione casa”), è un suo spin-off.

Attimo di smarrimento? Immaginate i protagonisti di questo programma mentre vengono sottoposti a raccapriccianti operazioni tra le mura di casa propria; quasi si trattasse di un film dell’orrore di seconda categoria? Niente paura, si tratta sì di un rifacimento totale, ma delle abitazioni dei partecipanti al programma.

Requisiti fondamentali per partecipare sono l’avere proposto la propria candidatura alla redazione del programma compilando lo specifico modulo scaricabile da Internet – siamo o no nell’era del World Wide Web? – che include ovviamente anche tutte le motivazioni che potrebbero rendere proprio quella famiglia la protagonista ideale. Tali candidature vengono vagliate attentamente per trovare quelle che meglio si adattano agli schemi del programma e, una volta individuata, l’”ignara” famiglia apre la porta di casa una mattina per trovarsi sulla soglia l’ormai popolarissimo Ty Pennington, conduttore del programma e leader della squadra di Extreme Makeover home edition, che dà inizio all’avventura.

Infatti, la squadra composta da vari designer, operai e carpentieri, si trova ogni settimana davanti ad una sfida incredibile: rifare completamente una casa in soli sette giorni. Nei quarantacinque minuti di durata del programma si vive l’emozione dei progettisti e dei designer, la loro frustrazione,  la frenetica attività dei costruttori e dei decoratori degli interni che devono pensare proprio a tutto: cucina, mobili, elettrodomestici, tappeti, tendaggi, perfino ai televisori con gli schermi al plasma che si solito sono onnipresenti, anche sulla porta del frigorifero! Alla fine della settimana la nuova abitazione viene presentata ai proprietari. Ed è proprio qui che è garantito il successo di questo reality non competitivo (i concorrenti non gareggiano uno contro l’altro), negli occhi lucidi e nell’emozione di chi aveva poco o niente che si ritrova con l’avere tutto ciò che aveva sempre desiderato e con la celebrazione dei buoni sentimenti ed i buoni propositi per un futuro diverso e forse migliore.

Lo spettacolo è finito, si spengono i riflettori e la squadra se ne va. Cosa ne sarà ora di questa famiglia che ha raccontato al paese molti dettagli anche intimi e riservati della propria esistenza? Come sarà quindi la loro vita, domani?  Come si sa, domani è un altro giorno, e si vedrà.