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SPETTACOLO: "L'altro volto della Cina"

Continua in Italia con successo la tounée europea di “L’altro volto della Cina – Kung Fu” lo spettacolo che vede in azione i Monaci Shaolin e i Monaci Wudang.

“L’altro volto della Cina” ha debuttato lo scorso ottobre al Teatro delle Celebrazioni di Bologna e ha successivamente fatto il giro della penisola raccogliendo il consenso del pubblico.

 

Lo spettacolo è un vero e proprio spaccato della realtà cinese attuale, divisa tra misticismo e  modernità, che vede coesistere due mondi opposti, due volti contrastanti di una stessa nazione in cui iniziative di sviluppo e progresso convivono con una cultura millenaria e antiche tradizioni .

E’ in particolare quest’ultimo l’aspetto che lo spettacolo vuole mettere in risalto: i 15 Monaci Shaolin e Wudang verranno portati come esempio di un modello di vita condotto secondo lo spirito, i principi e i segreti dell’antica Cina.

Sono ben undici anni che l’arte dei Monaci cinesi viene portata sui palcoscenici di tutto il mondo lasciando increduli milioni di spettatori grazie alle loro straordinarie abilità fisiche e mentali.

“L’altro Volto della Cina” è uno spettacolo per famiglie  ispirato alla filosofia dello Yin Yang e del Buddismo Zen e alle incredibili tecniche di combattimento e meditazione dei Maestri Shaolin e Wudang.

Lo spettacolo riflette l’immagine dell’incomprensibile e straordinario potere della mente, mostra le incredibili performance dei monaci, che esulano dalle normali capacità umane.

Gli elementi principali sono gli incredibili esercizi di Hard Qi Gong, con cui i monaci catalizzano l’energia vitale in una parte del corpo conferendole poteri straordinari e rendendola insensibile al dolore,  e gli esercizi di combattimento di gruppo con le armi tradizionali.

Per valorizzarne ogni aspetto e per mostrare ancor meglio la realtà cinese odierna divisa tra antico e moderno, ogni momento dello spettacolo è supportato da moderne tecnologie: effetti luce, video e proiezioni.

La  “Yin-Yang Orchestra”, formata da 4 elementi  e posizionata all’interno della scenografia dietro un velo di seta, accompagna con  musiche tradizionali i monaci nei loro esercizi.

Il Kung Fu non è solo uno sport spettacolare o una filosofia di vita ma è un’arte vera e propria che affascina,  fa sentire bene e infonde sicurezza a chi la pratica. Al contrario di molte altre arti marziali, come quelle giapponesi è sicuramente meno

basata sull’esclusivo uso della violenza ma è uno sport che aiuta a riflettere e a ritrovare, se praticato in modo appropriato, il giusto equilibrio interiore.

 

 

Cenni storici

 

Il monastero Shaolin fu fondato  nella provincia cinese di Henan a 600km a sud di Pechino dal monaco indiano Tamo, che tradusse in cinese  gli insegnamenti del Buddismo e sviluppò una nuova dottrina: il Buddismo Zen. In contrasto con gli insegnamenti classici, il Buddismo Zen si focalizza più sull’unione tra mente e  corpo. Attraverso la contemplazione della natura e la meditazione, il fondatore del Monastero Shaolin Songshan creò una nuova consapevolezza del corpo, chiamata, dai monaci, “Wushu”.

L’ obiettivo è il controllo del corpo attraverso il potere della mente. I monaci svilupparono esercizi finalizzati  all’allenamento e la meditazione, tramite i quali acquisirono incredibili abilità fisiche. Questi metodi di preparazione rappresentarono le origini di tutte le arti marziali conosciute in occidente, come l’arte del Kung Fu per fare un esempio.

I monaci non si definirono mai dei veri e propri combattenti di Kung Fu o dei soldati; le loro abilità erano solamente un effetto secondario del loro allenamento.

 

 

“L’altro volto della Cina – Kung Fu”

 

Dal 27 novembre al 13 dicembre 2007

Teatro Nuovo Ciak (c/o Fabbrica del Vapore)

Via Procaccini 4 – Milano

www.fabbricadelvapore.org

 

 

14 e 15 dicembre 2007

Teatro Colosseo

Via Madama Cristina  - Torino

info@teatrocolosseo.it

 

 

www.shaolininformation.com