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INTERVISTA - Beppe Carletti: "Orchestra" un album realizzato con il cuore
di Elisabetta Di Dio Russo

Il 12 ottobre scorso è uscito (per Warner Music Italy) “Orchestra”, il nuovo progetto dei Nomadi (doppio album + dvd) realizzato insieme alla Omnia Symphony Orchestra diretta dal maestro Bruno Santori.

Dopo nemmeno una settimana dall’uscita dell’abum “Orchestra” era già “Disco d’Oro” ed attualmente è al secondo posto nelle classifiche dei dischi più venduti.

Il successo di questo album è dovuto alla preziosa miscela tra musica sinfonica e pop rock ma anche, come spiega in questa intervista Beppe Carletti, leader dei Nomadi, al grande antusiasmo con cui “Orchestra” è stato realizzato.

 

Com’è nata la collaborazione con il maestro Bruno Santori?

 

Lo scorso anno a Sanremo, quando Bruno ci ha diretti nel brano “Dove si va”.

In una collaborazione live, come in quel caso, si dà certamente molta importanza anche al rapporto umano oltre a quello professionale, cosa che invece accade di rado in una collaborazione che avviene in sala di incisione. Credo sia cominciato tutto da lì.

 

Che effetto fa lavorare insieme ad un’orchestra di 79 elementi?

 

E’ stato meraviglioso! Una grandissima emozione mai provata. Avevamo già suonato con l’orchestra del Festival di Sanremo ma questa è stata un’esperienza e un’emozione molto più grande e unica.

Auguro davvero a tutti quelli che fanno musica di confrontarsi con una grande orchestra sinfonica come la Omnia Symphony Orchestra perchè è una cosa straordinaria!

 

Nel disco riproponete molti brani di Francesco Guccini. Quanto è stata determinante per il vostro successo la presenza di Guccini?

 

Guccini rappresenta un po’ le nostre radici.

E se non si hanno buone radici si cade al primo colpo di vento.

La sua presenza nella nostra musica è stata fondamentale: le sue canzoni sono “poesia”.

Abbiamo avuto la fortuna di incontrare sul nostro cammino Francesco, una fortuna che purtroppo oggi molti artisti non hanno perchè non esistono più “veri” autori e compositori.

E poi una volta c’era un’aria diversa rispetto a quella che si respira oggi: meno “inquinata” perchè c’era la voglia di fare per cercare di arrivare al successo. Oggi c’è la voglia di arrivare al successo senza saper fare nulla.

Credo che Guccini sia stato molto importante per i Nomadi come noi siamo stati importanti per lui. Ecco perchè nel doppio album “Orchestra” sono presenti molti brani di Guccini  come “Noi non ci saremo”, “Ophelia”, “La collina”, “Canzone per un’amica”, “Auschwitz”,  “Dio è morto”.

 

Le canzoni che sono presenti nel doppio album, nella loro esecuzione seguono un unico filo conduttore?

 

Nelle canzoni eseguite nell’album ci sono varie atmosfere, ogni canzone ha una sua atmosfera ben definita ma sempre diversa: si va dalle suggestioni romantiche che arrivano dai violini fino a quelle “sangue e cuore” che sembrano scaturire da un’orchestra americana.

Ogni canzone è stata “interpretata” e il maestro Santori è riuscito a creare veramente un’anima per ogni canzone.

 

Avete avuto delle difficoltà nella realizzazione di “Orchestra”?

 

Realizzare un progetto così importante che comprende due cd e un dvd e dove vi hanno partecipato, oltre ai Nomadi e il maestro Bruno Santori, anche 79 professori d’orchestra e 30 tecnici non è uno scherzo!

Progetti del genere nella vita di un gruppo si fanno una sola volta e noi in Italia siamo l’unico gruppo ad aver fatto un’operazione del genere: il progetto è costato circa trecentomila euro e abbiamo dovuto trovare degli sponsor per poterlo realizzare.

Però con il maestro Santori ci siamo trovati e capiti subito, non solo nel modo di vedere le cose professionalmente ma anche nel modo di vedere la vita.

Lui ha lavorato sulle canzoni che abbiamo scelto per questo doppio album, seguendo un po’ la linea che noi stessi avevamo tracciato ma con la passione che ha messo in questa cosa, oltre la sua bravura, è riuscito ad arrivare alla “perfezione” facendo risaltare le canzoni ed enfatizzandone la forza.

Siamo soddisfatissimi del risultato ottenuto insieme al maestro e all’orchestra. Soprattutto perchè tutti, noi il maestro Santori, l’Omnia Symphony Orchestra, abbiamo messo molto entusiasmo durante la realizzazione di “Orchestra”.

Possiamo davvero dire di aver lavorato con il cuore e ascoltando il disco, in ogni canzone, in ogni singola nota, questo entusiasmo si sente. (Foto di Sergio Grandi)