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DISCHI - Ristampato "Tra demonio e santità" di Alberto Fortis

Il 15 febbraio è uscito, per la Universal Music, “Tra demonio e santità” di Alberto Fortis (vedi intervista sul numero 2/2008 di Erzebeth).

L’album, il secondo della produzione dell’artista piemontese, è finalmente diffuso in versione cd, a ventotto anni dalla sua prima uscita.

Una scelta importante da parte della discografia che rimette in gioco uno dei più bei lavori di Fortis ancora attualissimo e suggestivo nei testi e nelle musiche che sembra scritto appena ieri.

 

Alberto Fortis è nato il 3 giugno 1955 a Domodossola, in provincia di Verbania (all’epoca era sotto la giurisdizione di Novara). Cresciuto con un’educazione cattolica, ha frequentato  medie, ginnasio e il classico al liceo Rosmini di Domodossola.

La passione per la musica è nata suonando la batteria: a 13 anni ha fondato il primo gruppo, che ha chiamato I Paip’s come il locale del Sestriere dove si era esibito. A 16 anni ha suonato per la prima volta in Rai con la band “I Raccomandati”.

Appassionato del rock straniero più sostenuto, amante dei Beatles e di Lucio Battisti, Fortis ha avuto come punto di riferimento anche Bob Dylan per il talento letterario e per l’energia musicale delle sue poesie.

Nel 1979 è uscito il 33 giri d’esordio “Alberto Fortis” con il supporto strumentale della PFM di Mussida, Di Cioccio e Pagani: la speranza era di vendere almeno cinquemila copie ma il disco ebbe un successo incredibile arrivando a 100 mila.

Il secondo album “Tra demonio e santità” (1980), quello con un’interminabile e straordinaria suite al pianoforte, fu un atto di coraggio premiato nel tempo: oggi è considerato un disco di culto.

Con “La grande grotta” (1981) è iniziato il pellegrinaggio artistico di Alberto Fortis fra il Vecchio e il Nuovo Continente. Il disco è frutto di una vacanza negli Stati Uniti. Forte è infatti il legame tra il cantautore e gli Stati Uniti che hanno influenzato molte sue canzoni, alcune delle quali fanno parte degli album incisi proprio oltreoceano.

Tutta la discografia di Alberto Fortis è scandita da collaborazioni di grande prestigio. A Londra ha lavorato con George Martin, produttore dei Beatles: “Fragole infinite” (1982) è stato registrato negli studi di Abbey Road. In quell’occasione Fortis ha potuto incidere il brano “Fragole infinite” dedicato a John Lennon utilizzando il microfono personale di Lennon.

L’anima artistica di Alberto Fortis non si esaurisce con la musica: è il regista dei videoclip di alcune sue canzoni ed è anche autore di due libri di poesie: “Tributo giapponese” (1988) e “Dentro il giardino” (1994), entrambe edite da Tranchida. 

Tra gli ultimi album di Alberto Fortis ricordiamo “Fiori sullo schermo futuro” e “In viaggio”.