Per gli amanti della tragedia shakespeariana dal 25 novembre al 7 dicembre 2008 al Teatro Nuovo di Milano si può assistere ad uno dei più noti capolavori del drammaturgo inglese, “Otello”.
La tragedia scritta da William Shakespeare intorno al 1603 non ha certo bisogno di presentazioni: conosciuta in tutto il mondo è stata più volte rappresentata e rivisitata sia dalla cinematografia sia dal teatro e messe in musica da grandi Maestri come Gioachino Rossini e Giuseppe Verdi.
Nella nuova versione diretta da Roberto Guicciardini troviamo impegnato del difficile ruolo di Otello l’attore Sebastiano Lo Monaco.
Accanto a Sebastiano Lo Monaco anche Maria Rosaria Carli, Massimiliano Vado, Alkis Zanis e Federica Di Martino nel ruolo di Desdemona. Dopo la tappa di Milano “Otello” verrà rappresentato in diversi teatri delle principali città italiane. (Foto di Tommaso Le Pera)
La tragedia di Otello, il Moro di Venezia
La trama è celebre, ma ogni nuova lettura, ogni ipotesi di realizzazione scenica, ne mette in rilievo la complessità.
La storia di amore e gelosia, per spostamenti progressivi, raggiunge ineluttabilmente l’acme orrendo dell’omicidio e della strage.
Ma la tessitura della tragedia non è lineare. Contempla percorsi accidentali, snodi impensati: basta un salto di stile nel linguaggio, la reazione imprevedibile di un personaggio, una osservazione innocua, un gesto immotivato, per aprirci le porte all’insondabile, in una spirale di emozioni che provocano turbamento e smarrimento.
Il dubbio e l’ incertezza che attanagliano Otello sono sottotraccia la tensione costante del suo agire. La sua leggenda eroica si stempera e si degrada lentamente nella materialità di un linguaggio frantumato, che appare perturbante visto in una proiezione distruttiva delle illusioni individuali. Il sentimento incontrollato si proietta in un destino di distruzione. Proprio il Moro che conosceva la magia della parola nell’ampio spettro dell’epico e dell’immaginario cede al dubbio che frantuma ogni certezza ed è indotto a assumere su di sé la condanna della diversità, e a scandire nel proprio subconscio il crescendo stesso della propria angoscia.
E il degrado si propaga su quanti entrano nel suo cerchio di azione.
Desdemona con la sua marmorea bellezza, “più bianca della neve e liscia come alabastro sepolcrale”, non troverà alcun appiglio in un mondo che appare scardinato dal proprio asse. L’amore non è estasi e incanto ma passione distruttiva, ossessione, follia.
L’ intreccio degli inganni ordito da Jago con un crescendo implacabile, pur nel ritmo della improvvisazione, è condotto con la perfidia di un giuoco intellettuale, ma emana nel suo esplicarsi la forza dirompente dell’odio che condurrà alla definitiva afasia.
I turbamenti sentimentali, la tortura dell’amore tradito, non sono disgiunti da una marcata morbosità, così come latenti pulsioni aberranti creano un clima erotico che si espande su tutti come una rete profumata.
Il mondo elisabettiano, come il mondo di oggi, è un mondo disgregato, dall’equilibrio precario. La storia come la natura è crudele: muoiono gli eroi come i folli, gli innocenti come i colpevoli.
L’immaginazione con la sua forza corrosiva quando segue sentieri tortuosi, si ritorce su sé stessa. La realtà immaginata si riflette come in uno specchio deformante e si deforma definitivamente. Rimane il silenzio che assorbe e spegne ogni grido sotto cieli corruschi, ma indifferenti. (Roberto Guicciardini)
“Otello”
dal 25 novembre al 7 dicembre 2008
Teatro Nuovo
Piazza San Babila - Milano
Prezzi:
Dal martedì al venerdì:
Poltronissima: € 36,00
Poltrona: € 30,00
Sabato e festivi:
Poltronissima: € 40,00
Poltrona: € 34,00
Orario:
dal martedì al venerdì ore 20,45 – Sabato della prima settimana di repliche ore 16.00 e ore 20.45 – Domenica ore 16,00 - Lunedì riposo
Info:
Teatro Nuovo
Piazza San Babila – Milano
tel. 02.794026
www.teatronuovo.it
info@teatronuovo.it
Biglietteria:
Lun-Sab dalle 10.00 alle 19.00 - Domenica dalle 11.00 alle 17.00
tel: 794026 – fax: 02.781615