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Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
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TEATRO - Kiki de Montparnasse
di Elisabetta Di Dio Russo
Il made in Italy quando si tratta di arte ha ben pochi rivali, lo dimostra l’incredibile successo di "Kiki de Montparnasse" l’opera di Marco Ongaro e Andrea Mannucci che lo scorso 2 aprile ha debuttato nella capitale francese al Théâtre Rive Gauche proprio a Montparnasse. La storia della spumeggiante Kiki, nome d’arte di Alice Prin, modella di celebri pittori come Modigliani, Picasso, Soutine e protagonista delle serate di Montparnasse nella Parigi del 1929 è stata portata sul palcoscenico dai due poliedrici artisti italiani, inossidabile coppia artistica che nel 2005 ha realizzato l’opera "Il cuoco fellone". Kiki de Montparnasse (atto unico in 12 scene) ha debuttato nel nostro Paese il 4 maggio al Teatro Paolo VI di Desenzano. Per chi non ha potuto recarsi a Parigi a vedere la rappresentazione teatrale interpretata dal soprano Lucie Mouscadet e dal tenore Arnaud Le Dû o ha perso l’appuntamento di Desenzano può conoscere l’appassionante storia di Kiki ed immmergersi nelle straordinarie atmosfere francesi della fine dei folli anni ‘20 leggendo il libretto dell’opera scritto da Marco Ongaro, edito da Bonaccorso Editore.
Andrea Mannucci è nato a Pontremoli e si è diplomato in pianoforte al conservatorio di Mantova con il massimo dei voti e successivamente al conservatorio di Parma. Abile concertista, ha vinto numerosi premi partecipando a diversi concorsi di composizione tra cui Sommerliche Musiktage Hitzacker - Castello di Belveglio - Viotti di Vercelli. Nel 2005 ha scritto la colonna sonora del film "Dannati" del regista Gianluca Chierici. Tra le sue produzioni più importanti "Naja", opera in due atti su testo di Angelo Longoni.
Marco Ongaro, cantautore veronese, ha iniziato la sua carriera artistica nel 1987 con l’album "AI", Targa Tenco per la migliore Opera Prima. Scrittore, "autore di canzoni su commissione" come lui stesso ama definirsi ha scritto per Grazia De Marchi e Giuliana Bergamaschi. Tra i suoi album più significativi ricordiamo "Esplosioni a Los Alamos", uscito nel 2004. Talento interpretativo inconsueto, ottimo pianista, swingman ed amante della musica jazz, nel 2005 ha pubblicato "Archivio Postumia", autentico gioiello del jazz italiano.
Dall’alto: Marco Ongaro, Andrea Mannucci e Lucie D’Ingres. La foto di Lucie D'Ingres è di Stephen Zezza
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