Dal 4 marzo al 6 aprile Stefano Accorsi sarà protagonista de “Il Dubbio”in scena al Teatro Manzoni di Milano.
La commedia di John Patrick Shanley, Premio Pulitzer 2005, tradotta da Flavia Tolnay con adattamento di Margaret Mazzantini, sarà diretta da Sergio Castellitto.
Insieme a Stefano Accorsi (Padre Flynn), Lucilla Morlacchi (Suor Aloysia), Nadia Kibout (Signora Muller) e Alice Bachi (Suor James).
La storia è ambientata negli anni Sessanta in una parrocchia del Bronx. Protagonista Padre Flynn (Stefano Acorsi), un giovane moderno ed appassionato prete cattolico.
Tanta "modernità" si scontrerà con forza con la Direttrice della Scuola Parrocchiale, Suor Aloisia (Lucilla Morlacchi), la quale sospetta il prete di aver abusato sessualmente di un allievo, guarda caso l'unico ragazzino di colore. La suora lo accuserà e ne chiederà l'allontanamento. Testimone involontario, ed anche a malincuore, poiché ammira padre Flynn sarà la giovane insegnante Suor James (Alice Bachi),
Il conflitto-scontro fra i protagonisti del dramma di John Patrick Shanley porterà lo spettatore a sperimentare "il dubbio", a credere ora all'innocenza, ora alla colpevolezza del prete, difeso addirittura dalla madre del ragazzo (Nadia Kibout), che, in ogni caso senza voler approfondire la natura del rapporto con suo figlio, apprezza l’"interesse" di un prete bianco per suo figlio nero.
Conflitto, ipocrisia, colpi bassi, un testo costruito con appassionata suspance, quasi fosse un'inchiesta.
Le scene sono di Antonella Conte e i costumi di Isabella Rizza.
Tratto dalle note di regia di Sergio Castellitto:
John Patrick Shanley comincia a scrivere “Il dubbio” nel 2002 (pubblicato nel 2004), un anno dopo la tragedia delle Torri Gemelle, (11 settembre 2001) e ambienta la storia in una scuola parrocchiale del Bronx nel 1964, un anno dopo la morte di J.F.Kennedy, (22 novembre 1963). Il nesso drammaturgico e psicologico dell’autore e del cittadino Shanley sembra interessante. E’ un’America, (leggi umanità), che ha perduto padri e certezze. Un popolo, una comunità che cammina sul bordo di una paurosa assenza.
E’ questo il senso più profondo di questo testo lucidissimo, eppure denso di pietà, costruito su una drammaturgia classica eppure attualissima grazie al “pretesto” della storia.
Un testo dove non ci sono suore e preti ma uomini che fanno i preti e donne che fanno le suore. Dietro quell’abito bianco e nero che è insieme scudo e gabbia, si agitano esseri umani che cercano una via di uscita dalla trappola dei loro desideri e dei loro sospetti. Ogni scena, ogni dialogo è un autentico combattimento. Le armi sono l’intelligenza, la capacità, poco cristiana per altro, di manipolare l’avversario, di “stenderlo” o usarlo al servizio del proprio teorema.
“Che cosa facciamo quando non ci sentiamo sicuri?” questa è la prima battuta che Padre Flynn, il giovane prete protagonista dice ai fedeli durante il sermone della domenica. Sì, che cosa facciamo quando tutto vacilla, quando la strada è perduta, l’illusione demolita? Che cosa facciamo, non l’11, ma il 12 settembre… (Sergio Castellitto)
“Il Dubbio”
dal 4 marzo al 6 aprile 2008
Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 – Milano
Orario:
feriali ore 20,45 – domenica ore 15,30
(chiusura per le festività pasquali dal 20 al 26 marzo)
Biglietti:
Poltrona
€ 32,00 da martedì a venerdì
€ 34,00 sabato e domenica
Per informazioni:
Il Teatro Manzoni
Via Manzoni 42 - 20121 Milano
Tel. 02 - 7636901 - Fax 02 76005471
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