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MOSTRE - Vermeer in mostra a Modena

Dal 15 aprile scorso presso il Foro Boario a Modena è aperta la mostra dedicata al capolavoro di Johannes Vermeer, “La ragazza alla spinetta”, prestito prestigioso dalla National Gallery di Londra, che viene esposto per la prima volta in Italia.

Dopo la mostra dal titolo “Vermeer and the Delft school” che si è tenuta a Londra nel 2001

anche l’Italia dedica ai maestri della pittura olandese una preziosa esposizione curata nei minimi dettagli.

La mostra “Vermeer – La ragazza alla spinetta e i pittori di Delft” è promossa dalla Soprintendenza per il Patrimonio storico artistico e etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, dall’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze  e dallo Stedelijk Museum Het Prinsenhof di Delft.

La mostra, curata da Bert W. Meijer, direttore dell’Istituto Universitario Olandese di Storia dell’Arte di Firenze e cattedratico all’Università di Utrecht, e da Maria Grazia Bernardini, già soprintendente al Patrimonio storico artistico e etnoantropologico di Modena e Reggio Emilia, ha il privilegio di presentare in Italia dopo più di mezzo secolo uno dei momenti d’oro dell’arte olandese, intorno al grande capolavoro di Vermeer.

Centro dell’esposizione il celebre quadro di Johannes Vermeer “La ragazza alla spinetta”, eseguito dall’artista negli ultimi anni della sua vita. Il dipinto raffigura un soggetto amato da Vermeer e dai pittori suoi contemporanei, ricco di implicazioni moraleggianti e allusive alle tentazioni amorose.

Fanno da corona al dipinto di Vermeer gli oggetti che l’artista raffigura nel quadro, due spinette (più precisamente due virginali) prodotte dalla celebre ditta anversese dei Ruckers, provenienti una da Gemeentemuseum dell’Aia, l’altra dalle collezioni del Castello Sforzesco di Milano, una viola da gamba, il dipinto di Baburen incluso dal Vermeer nella sua tela, importante per la spiegazione del significato allegorico e le celebri ceramiche di Delft.

Nato a Delft nel 1632, Verneer  è uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, amato e ricercato quando era in vita ed apprezzatissimo anche dopo la sua morte. Ammirato da Proust, da William Burger e da Van Gogh e da altri artisti affascinati dalle sue opere.

La mostra si allarga all’ambiente artistico presentando dipinti di pittori contemporanei di Vermeer operanti a Delft che raggiunsero esiti straordinari nella raffigurazione degli aspetti quotidiani della vita e della realtà, attraverso un sapiente uso della luce e del colore: Pieter De Hooch, Jan Miense Molenaer, Hendrick Cornelisz Vroom, Hendrick Cornelisz van Vliet, Jacob Ochtervelt, Willem van Aeltst, Egbert van der Poel, Paulus Potter, Balthasar van der Ast, Jan van der Heyden, le cui vedute della città di Delft, dei cortili, degli interni di case, dei paesaggi offrono uno spaccato della atmosfera culturale della società olandese.

Il suggestivo allestimento curato dal maestro Pier Luigi Pizzi, ricostruisce l’interno in cui è raffigurata la giovane donna seduta alla spinetta,  per rispondere all’invito della donna che volge lo sguardo verso lo spettatore e lo incoraggia ad entrare nella scena.

Il noto regista, con la splendida scenografia  de “La ragazza alla spinetta”, attraverso il virginale, il dipinto di Baburen e le celebri maioliche di Delft regala al visitatore l’occasione di vivere le atmosfere del dipinto di Vermeer e di tuffarsi con la fantasia  nell’epoca incantevole dei pittori olandesi.

La mostra resterà visibile al pubblico fino al 15 luglio.

 

 

 

Vermeer – La ragazza alla spinetta e i pittori di Delft

Foro Boario

Via Berengario

Modena

 

Orario:

dal martedì al venerdì e domenica ore 10.00 – 19.00

sabato ore 10.00 – 20.00

Lunedì chiuso

 

Biglietti:

€ 8,00

 

Il catalogo a cura di Bert W. Meijer, con saggi di Michael Latcham, Daniëlle Lokin e Michiel Plomp, è pubblicato dalla casa editrice Giunti Gamm.