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La sposa perfetta
di Elisabetta Di Dio Russo

 

Si è finalmente concluso uno degli ultimi “strazi” televisivi del palinsesto di Rai 2, “La sposa perfetta”.

Ennesimo reality, condotto dalla tuttologa Roberta Lanfranchi e dal poliedrico Cesare Cadeo, ex assessore della Provincia di Milano sotto la presidenza di Ombretta Colli, già re delle televendite.

Solo 2milioni e 611 spettatori (anche troppi) per il gran finale del programma in onda mercoledì 6 giugno.

“La sposa perfetta” fa parte di una delle programmazioni più inutili ed insulse recentemente sfornate dalla tv di Stato, la stessa che oltre pretendere il canone dagli utenti dovrebbe garantire un servizio pubblico valido ed efficiente.

Nel reality prodotto da Magnolia i soliti ingredienti: scenografie costosissime e d’effetto, costi, gara, concorrenti (persone comuni che tentano di uscire dall’anonimato a tutti i costi), giuria, e lacrime fasulle, per drammi inesistenti, a volontà.

E, come in ogni reality che si rispetti anche una “giuria vip”, composta da Amanda Lear, Manuel Casella (fidanzato di Amanda Lear), il conduttore televisivo Marco Balestri e la giornalista Maria Giovanna Maglie.

“La sposa perfetta” è un insipido minestrone televisivo dove si elargiscono fantomatiche “ricette di vita”, dove si piange, si litiga, tra futuri sposi, genitori, suoceri, consuoceri, fratelli, sorelle, amici e parenti.

Alla fine si elegge la “Sposa perfetta”, o quasi.

E poi ci si domanda perchè nel nostro Paese la gente non si sposa più...