Dal 28 giugno, in uno dei più grandi centri commerciali della Lombardia “Oriocenter” a Orio al Serio (Bergamo) è possibile visitare una delle mostre più sigolari di tutti i tempi dal titolo “Mostra Bestiale”. Si tratta di un evento culturale sulla Cracking-Art praticamente unico: la più grande mostra europea di arte moderna con oltre cinquemila opere esposte, che ha destato perfino l’interesse del Guinnes dei Primati.
Inusuale la location scelta per l’esposizione, molto diversa dalla solita galleria d’arte: un luogo che fa parte del nostro vivere quotidiano, un centro commerciale in movimento, esattamente come i suoi visitatori e come lo spirito della cracking art “in costante rinnovo ed evoluzione”, secondo cui la materia utilizzata per questa nuova forma d’arte, “la plastica”, non muore ma si rinnova, si trasforma, si rianima e vive altre vite.
Una nuova filosofia di vita quella degli artisti aderenti alla cracking-art, molto attenta all’ecologia, al sociale e al recupero dei materiali.
Fino ad ottobre il centro commerciale sarà in parte trasformato in un moderno zoo di coloratissimi animali realizzati in plastica.
Le opere d’arte della mostra multicolore non sono esclusivamente decorative e divertenti, ma stimolanti, provocatorie come tutte le avanguardie storiche, dal cubismo al dadaismo, fino alla pop-art.
Le opere realizzate dagli artisti della cracking art, sono molto allegre, spesso autoironiche arrivano a sfiorare un gusto vagamente kitsch che però rispecchia in qualche modo il mondo attuale, con i suoi eccessi ed esagerazioni.
Ma sono esagerazioni benevole, che invitano al gioco e tirano fuori il lato infantile che ognuno di noi conserva gelosamente in qualche angolo nascosto della personalità.
Delfini, gabbiani, coccodrilli, tartarughe sono solo alcuni dei giganteschi animali dai colori vivaci che nel corso degli anni e delle esposizioni hanno animato le piazze di molte città, da Bruxelles a New York, che hanno fatto il giro del mondo, regalando gioia al pubblico di tutte le età, dando notorietà al gruppo che li ha realizzati, oggi considerato una delle avanguardie artistiche più apprezzate a livello internazionale.
Dall’anno 2000, infatti, la cracking-art è presente nei testi di storia dell’arte, dal Settecento ai giorni nostri, adottati nei licei dal sistema pedagocico istituzionale.
”In ogni bottiglia accartocciata, in ogni borsa della spesa c’è materiale da riciclare per farne arte” ha detto il noto critico d’arte Philippe Daverio durante l’inaugurazione dell’esposizione di Orio al Serio, spiegando i contenuti di questa nuova ed interessante avanguardia artistica, sottolineando il significato della mostra “Questi animali sono geni allegri, ecologicamente corretti, a dimostrazione che oggi l’arte è soprattutto comunicazione.”
La mostra è stata realizzata con il patrocinio del politecnico di Milano.
A mostra conclusa alcune sculture verranno vendute nel corso di un’asta che si terrà proprio all’interno di Oriocenter.
Il ricavato verrà devoluto ad un’associazione umanitaria.
Gli artisti che aderiscono a questa recente corrente artistica, fondata da Omar Ronda nel 1993, sono sostenitori di una nuova filosofia delle materie che trova nel petrolio/plastica il mezzo di espressione più idoneo alla loro creatività.
Il gruppo Cracking art è composto oltre che dall’ideatore Omar Ronda, da altri artisti europei: William Sweetlove (Ostenda-Belgio), Renzo Nucara (Crema- Italia), Marco Veronese (Biella-Italia), Alex Angi (Cannes-Francia), Carlo Rizzetti (Bruxelles- Belgio), Kicco (Biella-Italia).
Il movimento è ormai noto in campo internazionale soprattutto per le numerose installazioni a tutela dell’ambiente , realizzate con forme in plastica riciclata di animali a rischio di estinzione.