E’ uscito nella collana “I dischi del Club Tenco” (Ala Bianca) un doppio album dedicato a Bruno Lauzi, “Bruno Lauzi e il Club Tenco”.
Lauzi è stato un personaggio indefinibile: ironico fino a sfiorare il cinismo più acuto, passionale e appassionato, profondo nelle sue idee espresse in canzoni e poesia con straordinaria delicatezza o con sottile ironia.
Schivo e spiccio, apparentemente burbero ma sempre disponibile con tutti per parlare di arte o per difendere le sue idee nel nome di ogni espressione artistica, dalla musica alla poesia.
Bruno Lauzi era una persona con sentimenti forti, pronto ad intervenire in soccorso di qualsiasi causa giusta sia si trattasse di musica o di scendere in campo per difendere gli animali maltrattati.
Un grande artista che non si è mai reso conto della sua grandezza o, se lo ha fatto, non lo ha mai fatto pesare.
Sarà difficile raccogliere l’immensa eredità artistica di Bruno Lauzi ma il doppio cd proposto dal Club Tenco è davvero un omaggio gentile: il primo cd, “Bruno Lauzi al Premio Tenco”, raccoglie in ordine tutte le esibizioni dell’artista genovese alla Rassegna, versioni inedite e uniche. Il secondo, “Il Club Tenco a Bruno Lauzi”, documenta proprio le esecuzioni del “Tenco” 2006 in cui in cui anche artisti delle nuove generazioni (più Gino Paoli) hanno corteggiato e conquistato le canzoni dell’indimenticabile artista.
Il primo cd parte dalla prima volta di Lauzi al “Tenco”, nel ’77, quarta edizione della Rassegna, dedicata a Brel, che Lauzi omaggia con la sua traduzione della caustica “Ces gens-là” (“Che bella gente”). Ma canta anche le sue canzoni, fra cui “Gli acrobati” e “Il poeta” che in quell’occasione dedica a Tenco.
Lauzi torna alla Rassegna Tenco solo nel 2001, per partecipare al tributo a Sergio Endrigo, di cui interpreta “La rosa bianca” e “Via Broletto 34”. E da qui il suo rapporto con il “Tenco” si fa stretto. È ospite in molte delle rassegne che il Club cura in tutta Italia e nel 2002 di nuovo in quella principale di Sanremo dove distilla “L’ufficio in riva al mare”, “Canzone per l’America”, “Le bigotte” (di Brel), l’allora inedita “Ho incontrato Dio sulla spiaggia di Rio” ed “Il poeta”, che così apre e chiude questo cd in due versioni diverse e lontane di quasi tre decenni, sorta di simbolo di Lauzi e, più in generale di quella canzone che negli anni Sessanta ha cambiato il modo di far canzone in Italia.
Doveva ovviamente poi esserci anche nel 2006 a Sanremo, Lauzi, alla sua festa, ma – anticonformista per l’ultima volta – se n’è andato qualche settimana prima.
Il tributo ovviamente c’è stato lo stesso ed è testimoniato dal secondo cd, in cui l’eterogeneità stilistica di Lauzi affiora nitidamente. Non mancano naturalmente grandi classici come “Il poeta” (affidata al figlio di Bruno, Maurizio, che offre una versione di forte intensità emotiva) e quel gran bolero di “Ritornerai” (riletta con amore da Morgan), il brano che aveva convinto Lauzi a fare il mestiere del cantante e autore. Ma ci sono anche pezzi meno noti, come “L’altra” (resa da un attento Simone Cristicchi), “La donna del sud” (da un avvolgente Maler), “Viva la libertà” (ritmata da un Vinicio Capossela americaneggiante) e “Arrivano i cinesi” (spogliata e poco rivestita da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti).
CD 1
“Bruno Lauzi al Club Tenco”:14 registrazioni live di esecuzioni inedite di Lauzi in 3 diverse Rassegne al Teatro Ariston di San Remo
CD 2
“Il Club Tenco a Bruno Lauzi”: 16 registrazioni live inedite di brani di Lauzi interpretati da: Caparezza, Maurizio Lauzi, Morgan, Bugo, Gino Paoli, Quintorigo, Patrizia Laquidara, Simone Cristicchi, Maurizio Ponziani, Lucilla Galeazzi, Maler, Lomè, Petra Magoni & Ferruccio Spinetti, Vinicio Capossela, Mia Martini, Ellade Bandini.