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TEATRO - Eduardo Tartaglia a Milano con "I Fiori del latte"

Debutta il 18 gennaio a Milano, presso il Nuovo Teatro Oscar “I fiori del latte", una commedia scritta e diretta da Eduardo Tartaglia.

Dopo il grande successo di pubblico registrato nella passata stagione con “Ci sta un francese, un inglese e un napoletano” l’attore-scrittore-regista napoletano torna con una nuova commedia.

“I Fiori del latte” è il nome di un caseificio campano di prossima apertura scelto tra un inconsapevole rimando baudelairiano e un più probabile errore di declinazione (Ma esisterà mai il plurale del fiordilatte? E allora le mozzarelle, le provole, le ricotte, le scamorze?…).

Un nome che è tutto un programma per quello che sarà “… il fior fiore dei fiori all’occhiello di Casaldisotto Scalo!…” Un caseificio modernissimo, in linea con le nuove tendenze ecologiche, una sorta di vera e propria oasi “biologica”. Tutti prodotti assolutamente naturali, genuini, puri. Bufale allevate secondo rigorosissimi metodi naturali; di mangimi animali neanche l’ombra; pascoli incontaminati…

Questo il progetto, nuovo ed antico, di Aniello Scapece: anni di sacrifici, impegni, fatiche, aspirazioni che, finalmente, sembrano vedere la luce. Ma…

Un bidone arrugginito! Inopinatamente dissepolto da un cane fin troppo vivace, proprio lì, vicino al recinto delle bufale. Sospetto. Molto sospetto. Troppo!

Che fare?… Approfondire? Denunciare? Verificare? Andare fino in fondo? Col rischio di veder naufragare il desiderio di una vita? Oppure sottrarsi a quell’imperativo morale che seppur non categorico, ma solo sonnecchiante, pur sempre alberga nel più profondo del cuore di ognuno?

Tra il Joe Keller di “Erano tutti figli miei” di Arthur Miller (anche qui, forse, la sua “yùbis” rischierà di ricadere su di un figlio come ineluttabile nemesi) ed il Peppino Lo Turco de “La banda degli Onesti” (la cui irresistibile e goffa cialtroneria ce lo rende commovente), Aniello Scapece viene a rendere testimonianza di come, oggi più che mai, il vero “eroe per caso” rimarrebbe chi, lontano da ogni retorica ribalta, si opponesse in silenziosa solitudine alle lusinghe ed al miraggio di un qualsivoglia potere, con rinunce tanto più meritevoli e dolorose quanto meno ostentate ed esibite.

In omaggio al monito di Giovenale: “Nessun uomo colpevole potrà sottrarsi mai al tribunale della sua coscienza”.

Sul palcoscenico insieme a Eduardo Tartaglia, Mario Porfito, Veronica Mazza, Beppe Miale, Renato De Rienzo e Rinat khismatouline.

Le musiche sono di Mauro Di Domenico, le scene di Gaetano Castelli e i costumi di Graziella Pera.

La regia è di Eduardo Tartaglia.

 

 

 

Eduardo Tartaglia si è diplomato all’Accademia Nazionale di Arte Drammatica del teatro Bellini di Napoli nel 1989.

Nel 1992 entra nella compagnia diretta da Mariano Rigillo, con il quale spazia in repertori che vanno dall’Edipo di Sofocle a testi di Raffaele Viviani, all’universo poetico di Federico Garcia Lorca. Nel 1995 incontra Renato Carpentieri e diventa socio della Cooperativa Libera Scena Ensemble, storica compagine della ricerca e della sperimentazione teatrale napoletana. Il sodalizio artistico con Carpentieri dura tre anni e lo impegna in tutti e tre i ruoli di attore autore e regista.

Nel 2000, Tartaglia si conferma quale uno dei più interessanti esponenti della drammaturgia contemporanea, firmando il testo di prosa “Emozioni”, che, corredato dai capolavori di Mogol-Battisti, viene portato in scena sulle principali ribalte nazionali, culminando una trionfale tournèe con un mese di repliche nel maggio del 2002 al teatro Sistina di Roma.

Tartaglia si divide tra teatro e cinema è infatti anche attore, autore e regista di film come “Il mare, non c’è paragone” distintosi sin dalla prima uscita (ottobre 2002) nelle principali sale di Napoli e della Campania per la straordinaria risposta di pubblico, si è poi confermato a livello nazionale rivelandosi come una delle novità di maggior interesse della stagione

Con la commedia “Ci sta un francese, un inglese e un napoletano” Tartaglia conferma ulteriormente il grande talento di artista: lo spettacolo debutta al “Premio Troisi” nel giugno del 2003 dove ottiene un enorme successo confermato da pubblico e critica anche nella stagione invernale, in particolare, al Teatro Diana di Napoli dove ritorna a grande richiesta nel gennaio 2004, confermandosi come il vero evento teatrale della stagione (il testo viene pubblicato da Guida Editori nella collana “Teatro” e la commedia viene registrata per la rassegna “Palcoscenico” di Rai 2)

 

 

 

“I fiori del latte”

dal 18 al 27 gennaio 2008

 

Nuovo Teatro Oscar

via Lattanzio 58 - Milano

dal 18 al 27 gennaio 2008

 

www.teatrooscar.it