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Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
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E se anche il canone Rai andasse in vacanza?
di Elisabetta Di Dio Russo
Si parla tanto di tv spazzatura e di palinsesti sgangherati che durante la stagione estiva mettono in onda tutto ciò che capita.
Mai come in estate chi si occupa della programmazione dei palinsesti televisivi di Rai e Mediaset decide di scatenarsi a svantaggio del telespettatore, mandando in onda il peggio del peggio della passata stagione.
E’ davvero inutile cercare di scovare qualcosa di vagamente passabile da guardare durante le serate calde mentre, accanto ad una birra gelata ed il cigolio di un ventilatore stanco, ci si addormenta passivi davanti ad una tv noiosa e senza stimoli o ci si destreggia tra le repliche di Forum e le strarepliche delle fiction o dei teleromanzi trasmessi durante l’inverno.
Probabilmente chi organizza i palinsesti prevede una minor affluenza di pubblico davanti al video per via dell’insopportabile calura che vede gli italiani in vacanza o impegnati in serate alternative all’aria aperta.
E chi invece le vacanze e le serate diverse non se le può permettere?
Chi organizza i palinsesti della tv di Stato dovrebbe tenere conto che il canone viene pagato dagli utenti per l’intero anno, senza “sconti vacanze” e che i telespettatori avrebbero quindi il diritto di non sorbirsi repliche e nient’altro che repliche durante l’estate.
E allora se proprio non è possibile fare a meno delle repliche non si potrebbe almeno far pagare l’abbonamento televisivo mese per mese, saltando il periodo estivo e mandare il canone a...fare una meritata vacanza?
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