Nanni Svampa si presenta al pubblico con un doppio album che sarà graditissimo a tutti gli appassionati della canzone milanese d’autore.
Uscito il 15 settembre scorso, “Ma mì” (Retro/Recording Arts) è un antologia dei brani più significativi scritti e pubblicati fra gli anni Trenta e gli anni Settanta.
Dodici brani per disco compongono il nuovo progetto del poliedrico artista milanese che ha deciso di intotolare il suo nuovo lavoro con il titolo della famosa canzone di Strehler e Carpi, “Ma mì”, che è stato anche l’inno di Milano dal dopo guerra in poi, dopo “Madunina” scritta nel 1935 da Giovanni D’Anzi e “Porta Romana” scritta da Giorgio Gaber nel 1963.
Il primo disco contiene omaggi alla canzone milanese dagli anni ’30 (anni in cui avviene proprio la grande diffusione della canzone italiana e milanese in particolare) in poi, mentre il secondo disco è un omaggio all’esplosione della nuova canzone milanese dei cabaret anni ‘60/’70.
Ma è lo stesso Svampa a spiegare il perchè della nascita di questo nuovo doppio album:
“Nel selezionare i gruppi di canzoni di questa antologia ho seguito due criteri: innanzitutto
la scelta degli autori e dei brani tenendo conto o della popolarità o dell’originalità dei testi; poi quello cronologico, con l’evoluzione degli stili musicali nelle varie epoche. A questo proposito il contributo di Sante Palumbo (jazzista, arrangiatore e pianista con lunga esperienza di accompagnamento dei più grandi cantanti) è stato prezioso e determinante, oltre che originale. Così come tutta la musica leggera italiana ha sempre vissuto di tradizione, ma anche di giusta contaminazione con stili e ritmi di altri paesi, anche la canzone milanese si è snodata negli anni che abbiamo rappresentato, fra valzer, stornelli, tango, swing, dixi, bossa nova, ritmi caraibici, atmosfere jazz, etc. Con la falsa modestia che mi contraddistingue ho inserito una sola mia canzone, in chiusura.”
L‘artista milanese è attualmente impegnato al Piccolo Teatro Studio di Milano con lo spettacolo “Omaggio a Brassens” e vi rimarrà fino al 2 ottobre.
L’ex gufo sta infatti portando in scena uno spettacolo raffinato, accompagnato dal chitarrista concertista Antonio Mastino, dedicato a George Brassens.
Lo spettacolo ha un programma particolarmente ricco per rendere omaggio al grande “Tonton Georges”, maestro non solo di Svampa, ma di numerosi cantautori italiani (primo fra tutti Fabrizio De André). In scena le canzoni francesi più amate dall’artista milanese, nelle traduzioni in lingua dialettale che Svampa ha interpretato e continua ad interpretare con largo consenso di pubblico e critica (dal "Gorilla" al "Bamborin", da "La Rita" ai "Tromboni", da "La vocazion" a "La Cesira", dal "Rotamatt" a "La prima tosa").
Svampa, che negli ultimi anni ha approfondito ulteriormente la conoscenza del mondo di Brassens, presenta anche bellissime versioni in italiano di canzoni non ancora rivisitate con la lettura di testi poetici e umoristici nella traduzione letterale italiana.
www.nannisvampa.com