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DISCHI - "F.à Léo":Tributo a Léo Ferré

“F. A Léo” è un progetto nato nel 2001 da un’idea del pianista Roberto Cipelli: proporre una rilettura jazz di alcune delle più significative opere di Léo Ferré, straordinario artista francese.

Nel corso degli anni l’idea si è consolidata e vi sono stati concerti in Italia, Francia, Belgio. A salire sui palcoscenici europei insieme a Roberto Cipelli (al pianoforte), anche Attilio Zanchi (al contrabbasso), Philippe Garcia (alla batteria), Paolo Fresu (vero poeta della tromba), e, a dare voce alle parole di Ferré, il cantautore Gianmaria Testa, intimamente vicino al mondo di Ferré, alla Francia e alla lingua francese.

Sono passati sette anni dall’idea vincente di Roberto Cipelli e finalmente le emozioni di quel progetto sono state riprodotte su cd e lo scorso marzo è uscito “F. A Léo”.

Nel disco non vi è alcuna presunzione né intenzione filologica: si cerca lo spirito più che la lettera, non si tratta di cover, ma di altro. “F.”  è il tentativo di disegnare un universo musicale, testuale, poetico e politico che sappia portare in sé il segno preciso di questi nostri tempi. E infatti c’è anche un brano di Luigi Tenco, una versione intensissima di “Lontano lontano” che qui diventa anche una sorta di saluto a Léo.

C’è un free, intitolato “Free poétique”, che è un po’ il tentativo di restituire, con la musica, quella spregiudicatezza che Ferré sapeva usare con le parole e con le idee. Troviamo anche un Cesare Pavese, una poesia -“Il Blues dei blues”- che è quasi una canzone e che è stata adattata nella “ferreriana” e francesissima “Saint Germain dès Pres”. “F.” è un brano scritto apposta da Cipelli che richiama, con tutto l’amore possibile, la grande capacità compositiva ed armonica del Ferré musicista. E poi, spezzettato come un puzzle da costruirsi a mano a mano che si ascolta il disco, c’è il manifesto della poesia simbolista tanto cara a Ferré, l’“Art poétique” di Verlaine. Non manca il Ferré “minore”, cioè quello forse meno conosciuto, di “Les Forains” e di “Monsieur Williams” (brano che richiama, per certi versi quasi il “teatro- canzone” per la potenza interpretativa che consente e riesce a mettere in gioco), ma anche quello più conosciuto di “Avec le temps”, di “Colloque sentimental” (uno struggente duo piano-tromba), de “L’Adieu” e di “Vingt ans”, due pezzi che diventano quasi due standards jazz, e di “Les Poètes”, trasformato in un brano giocoso, a tempo di rumba. (prodotto da Produzioni Fuorivia - edito da Radio Fandango)

 

Tracklist:

Avec le temps (intro) - Les Forains - Saint Germain dès Pres - Lettura Art Poétique (basso) - Vingt ans - Lettura Art Poétique (chitarra) - Les poètes -  F. - Lettura Art Poétique (pianoforte) - Free Poétique - Monsieur William - Lettura Art Poétique (tromba) - L’Adieu - Lontano Lontano - Lettura Art Poétique (batteria)  - Colloque sentimental - Col tempo, sai /Avec le temps

 

 

Prossimi appuntamenti con “F. à Léo – TOUR”

 

6 aprile CULLY (Svizzera)

9 aprile MURNAU (Germania)