E’ accusato di essere perennemente in video, di personalizzare tutto ciò che fa, di poter contare su amicizie “facoltose”, di coltivare il vezzo di apparire ovunque e di curare troppo la propria immagine.
Molti giornalisti che attualmente detengono lo “scettro dell’informazione tv” hanno “qualcosa di personale” da dire nei confronti di Antonello Piroso autore, insieme a Giovanni Filippetto e Pina Debbi, e conduttore di “Niente di Personale”.
Piccole idiosincrasie tra colleghi che lanciano frecciatine un po’ perchè temono di essere brutalmente detronizzati e un po’ perchè, grazie alla vista acuta di Antonello Piroso La 7 potrebbe, in materia di informazione, anche dare del filo da torcere ai grandi network televisivi, mamma Rai compresa.
Il magazine condotto da Antonello Piroso potrebbe essere una trasmissione come molte altre se non fosse curata nei minimi dettagli e se non contenesse delle interessanti innovazioni.
Se, per esempio, si dà una sbirciatina alla scheda tecnica del programma si capisce subito che la trasmissione ha dei costi contenuti rispetto ai risultati ottenuti perchè Piroso non ha al seguito la solita marea di collaboratori ma punta, in materia, sul “poco ma buono”.
Inoltre mancano i plastici di Cogne, le biciclette di Garlasco e gli psichiatri di grido, assenza che abbatte ulteriormente i costi.
Anche se può contare su ospiti prestigiosi non disdegna anche quelli meno noti ma che possono approfondire un argomento.
Non mancano i momenti musicali con artisti che si esibiscono dal vivo.
La nuova edizione di” Niente di personale” si presenta come un programma “antipolitici” (cioè che prescinde dalla loro presenza) anche se nella terza puntata si è notata la presenza (sul finale della trasmissione) di Marco Ferrando, Portavoce Nazionale del Partito Comunista dei Lavoratori.
Ottima la sigla, sempre diversa, che introduce l’ospite più importante: una canzone su cui vengono montate delle immagini d’attualità che in qualche modo si fondono con l’argomento principale della serata.
Piroso è un conduttore attento, capace di evidenziare questioni importanti ma senza giudicare: non si mette in cattedra, si limita ad informare e ad approfondire gli argomenti attraverso le testimonianze degli ospiti, lasciando così la facoltà di riflessione al pubblico.
L’elemento che rende ancora più gradevole ed interessante la trasmissione è l’assenza della spettacolarizzazione dei fatti, delle litigate tra gli ospiti perchè Piroso non cerca l’audience attraverso il gossip ma attraverso la professionalità.
Assenti anche le “interviste in ginocchio”: il conduttore non è mai sgarbato ma nemmeno “mieloso”, riesce a mantenere fermezza pur mettendo a proprio agio gli ospiti che riesce a mettere a nudo facendone affiorare la vera personalità. Il rapporto di fiducia tra ospite e giornalista è palese e l’intervista risulta così fluida e godibile.
Forse per queste ragioni non sono mancate le critiche al giornalista che ha stravolto e modernizzato il modo di fare informazione.
Piroso non ha “niente di personale” nei confronti dei colleghi che lo vorrebbero vedere scivolare su una buccia di banana. E anche quando dallo studio della sua trasmissione non le manda a dire al collega Santoro che lo ha attaccato professionalmente degradando il tg de La 7 riesce a farlo con fermezza ma senza astio e, tanto per attirarsi ulteriori “simpatie” dai colleghi velenosi, perfino con una punta di eleganza.
Impermeabile alle critiche sì, anche se non sempre si può porgere l’altra guancia (il super giornalista che di guance ne ha solo due, come tutti i comuni mortali, pare le abbia già finite da un pezzo!) Piroso segue imperterrito la sua strada .
Ma se ben analizziamo i fatti qualche colpa Antonello Piroso ce l’ha.
Intanto perchè ha rivoluzionato il modo di fare informazione apportando delle innovazioni nel suo tg che risulta chiaro, non fazioso, utilizza un linguaggio semplice ed è per questo comprensibile da tutti, giovane ma senza fronzoli inutili, che parla di fatti reali e non dà spazio a veline e reginette del gossip, ma che punta esclusivamente all’essenziale.
E poi perchè con “Niente di personale” rischia di bagnare il naso ai vari Vespa, Santoro e Mentana.
Insomma Antonello Piroso è un collega difficile da digerire ma bisogna farsene una ragione.
Perchè in fondo Piroso segue solo il suo istinto e con i suoi colleghi...non ha “Niente di personale”!
“Niente di personale”
Lunedì ore 21.00
La 7
www.la7.it