|
Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
|
Ultimo Gossip
di Taeli Valmont
Il mondo dello spettacolo è in lutto per la scomparsa di due artisti: Gigi Sabani e Luciano Pavarotti.
I media hanno affrontato la notizia della perdita di due grandi professionisti dello spettacolo in modi molto diversi: c’è chi ha scelto la via del garbo, del ricordo, chi ha preferito affondare le unghie nel gossip.
Se Enrico Mentana ha pensato di affidarsi esclusivamente alla memoria, dedicando Matrix al ricordo di Sabani, senza inutili pietismi ma valorizzando quella che è stata l’opera di un protagonista della televisione italiana, Bruno Vespa ha preferito mischiare il pettegolezzo al ricordo professionale di Luciano Pavarotti.
Per una sera il prestigioso salotto del giornalista più popolare d’Italia si è trasformato in un animato negozio di parrucchiere di provincia in cui la chiacchiera costituisce la centralità, dopo i capelli, dell’interesse di chi lo frequenta.
C’erano proprio tutti. Compresi amici, conoscenti, vicini di casa, giornalisti maliziosi.
Non solo per onorare la memoria artistica e professionale di Pavarotti ma per cercare di tirar fuori scheletri dagli armadi, rispolverare vecchi rancori, fare congetture sul destino della preziosa eredità dell’artista e utilizzare il mezzo televisivo come cassa di risonaza per ingigantire voci, chiacchiere.
Pochi dei presenti come il regista Zeffirelli sono riusciti a tracciare un ricordo dell’artista scomparso con signorilità, senza cadere nel trash più indecoroso.
Pare strano che un professionista come Bruno Vespa non abbia capito che il sonno degli italiani non verrà certo turbato per l’enigma della suddivisione tra gli eredi dell’eredità di Pavarotti.
Semmai sarà turbato il sonno di alcuni appassionati di musica che avranno sofferto nel vedere ridotta in gossip la scomparsa di un’icona della musica lirica che ha innalzato il nome dell’Italia in tutto il mondo e che continueranno a sentire, chiacchiere a parte, drammaticamente l’assenza di un grande artista che non c’è più.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|