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TEATRO - Debutta il 4 novembre al Teatro Manzoni di Milano "La parola ai giurati" con Alessandro Gassman

Debutta il 4 novembre al Teatro Manzoni di Milano  “La parola ai giurati” (Twelve Angry Men), dramma di Reginald Rose (traduzione di Giovanni Lombardo Radice) diretto ed interpretato da Alessandro Gassman.

Da questo dramma fu tratto un indimenticabile film nel 1957, diretto con grande maestria da Sidney Lumet ed interpretato da uno straordinario Henry Fonda e rappresenta per Alessandro Gassman una prova importantissima.

Divideranno il palcoscenico con l’attore romano Manrico Gammarota, Sergio Meogrossi, Fabio Bussotti, Paolo Fosso, Nanni Candelari, Emanuele Salce, Massimo Lello, Emanuele Maria Basso, Giacomo Rosselli, Matteo Taranto e Giulio Federico Janni.

Scene Gianluca Amodio, costumi Helga Williams e musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi.

Lo spettacolo che è stato realizzato con il patrocinio di Amnesty International

rimarrà in scena a Milano fino al 30 novembre. (foto di scena di Federico Riva)

 

 

Note di regia

 

L’interesse per il lavoro di regia è stato per me un naturale approdo, dopo più di venti anni di teatro militante in qualità di attore. Man mano che le mie sicurezze interpretative andavano consolidandosi, sentivo emergere e gradualmente rafforzarsi il desiderio di affrontare un progetto interamente mio.

Ero dunque pronto ad affrontare un percorso all’interno di motivazioni più profonde e personali che avrebbero potuto toccare il cuore ed i sentimenti del pubblico; quel pubblico che fino ad oggi mi ha seguito e mi ha regalato teatri esauriti e il calore del suo affetto.

Dopo due stagioni di successi con la mia prima regia, con la quale ho affrontato un autore ed un testo estremamente complessi quali sono Bernhard e la sua “Forza dell’abitudine”, ho inteso proseguire la mia ricerca affrontando un testo socialmente coinvolgente e profondamente ideologico, nonostante il suo impianto realistico, come è “La parola ai giurati” di Reginald Rose.

Così come Bernhard mi aveva ispirato uno spettacolo ricco di aperture oniriche di grottesca comicità, Rose mi permette invece di entrare nelle varie e sfaccettate

tipologie umane e caratteriali colte in una situazione claustrofobica nella quale emergono gli aspetti comportamentali più contraddittori.

Ne “La parola ai giurati”, l’impianto drammaturgico si basa sullo svolgimento di un dramma giudiziario. Ciò che mi ha ispirato fin dalla prima lettura è la possibilità di portare alla luce i pregiudizi e le false certezze che caratterizzano il comportamento dei giurati e che affiorano nel momento in cui devono assolvere il compito più difficile per un uomo: quello di decidere della vita di un altro uomo.

La vicenda è incentrata su due capisaldi del sistema giuridico anglosassone: la presunzione di innocenza e la dimostrabilità della sua colpevolezza al di là di ogni ragionevole dubbio.

In un’epoca in cui il mondo è afflitto da ideologie contrastanti che si nutrono di assolutismo e che spesso scadono a pregiudizi, il “ragionevole dubbio” è una preziosa arma di difesa. (Alessandro Gassman)

 

 

“La parola ai giurati”

dal 4 al 30 novembre 2008

 

Teatro Manzoni

via Manzoni 42 – Milano

 

Orario:

feriali ore 20,45 - domenica ore 15,30

 

Biglietti:

Poltronissima € 30,00 da martedì a venerdì - € 32,00 sabato e domenica

Poltrona € 20,00 da martedì a venerdì - € 22,00 sabato e domenica

 

Info:

www.teatromanzoni.it