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CINEMA - Giorgio Diritti rievoca la strage di Marzabotto con il film "L'uomo che verrà"

Il 22 gennaio esce nelle sale cinematografiche italiane il film “ L’uomo che verrà’ ”, interpretato da Claudio Casadio e diretto da Giorgio Diritti.

Il film esce in concomitanza con la settimana della memoria e parla della strage di Marzabotto da parte dei nazisti, ma vista dagli occhi innocenti dei bambini.

L’uomo che verrà vuol essere un film sulla guerra vista dal basso, dalla parte di chi la subisce e si trova suo malgrado coinvolto nei grandi eventi della storia che sembrano dimenticare le vite degli uomini. – afferma Giorgio Dritti - Un racconto cadenzato nei nove mesi d’attesa per la nascita di un bambino in un’umile famiglia di contadini: la loro speranza, filtrata dallo sguardo di innocente ingenuità, di stupore e di scoperta di Martina, la sorellina di 8 anni…”

“L’uomo che verrà è vincitore del “Gran premio della Giuria” e del “Premio del Pubblico come Miglior Film” all’ultima edizione del Festival internazionale del Film di Roma.

 

La storia

Inverno, 1943. Martina ha 8 anni, vive alle pendici di Monte Sole, non lontano da Bologna, è l'unica figlia di una famiglia di contadini che, come tante, fatica a sopravvivere. Anni prima ha perso un fratellino di pochi giorni e da allora ha smesso di parlare.

Nel dicembre la mamma rimane nuovamente incinta.

I mesi passano, il bambino cresce nella pancia della madre e Martina vive nell'attesa del bimbo che nascerà mentre la guerra man mano si avvicina e la vita diventa sempre più difficile. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 1944 il piccolo viene finalmente alla luce.

Quasi contemporaneamente le SS scatenano nella zona un rastrellamento senza precedenti, che passerà alla storia come la strage di Marzabotto.

 

Biografia di Giorgio Diritti

Regista, sceneggiatore e montatore, Giorgio Diritti é nato a Bologna il 21 dicembre 1959.

Si forma lavorando al fianco di vari autori italiani ed in particolare Pupi Avati, con cui collabora in vari film. Realizza vari casting per film in Emilia Romagna, tra cui “La voce della luna” (1990) di Federico Fellini. Partecipa all’attività di Ipotesi Cinema, Istituto per la formazione di giovani autori, fondato e diretto da Ermanno Olmi. Come autore e regista dirige documentari, cortometraggi e programmi televisivi.

In ambito cinematografico il suo primo cortometraggio, “Cappello da marinaio” (1990) è stato selezionato in concorso a numerosi festival internazionali, tra cui quello di Clermont-Ferrand. Nel 1993 ha realizzato “Quasi un anno”, film per la TV prodotto da Ipotesi Cinema e RAI 1.

Il suo film d’esordio, “Il vento fa il suo giro” (2005), partecipa ad oltre 60 festival nazionali ed internazionali, vincendo oltre 36 premi. Riceve 5 candidature ai David di Donatello 2008 (fra cui Miglior Film, Miglior Regista Esordiente, Miglior Produttore e Migliore Sceneggiatura) e 4 candidature ai Nastri D’argento 2008. Il film inoltre diventa un “caso nazionale”, restando in programmazione al Cinema Mexico di Milano per più di un anno e mezzo.