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Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
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MOSTRE - A Vicenza è in corso la mostra "Raffaello verso Picasso"
La Basilica Palladiana di Vicenza, conclusi i restauri cui è stata sottoposta negli ultimi cinque anni, riapre al pubblico per accogliere una folla di personalità. Quelle ritratte dai maggiori interpreti della pittura italiana e internazionale, dal Quattrocento sino alla fine del Novecento. La mostra “Raffaello verso Picasso. Storie di sguardi, volti e figure”, in corso dal 6 ottobre, non pretende di essere la storia completa dell’arte del ritratto. E’ una magnifica, affascinante e ben circostanziata sequenza di opere-capolavoro che il curatore, Marco Goldin, ha scelto per raccontare una sua interpretazione di questo fondamentale ambito della pittura, proponendo non un percorso di successione cronologica ma, come gli è consueto, uno stimolante gioco di confronti, rimandi, assonanze tra artisti e soggetti, tra epoche e scuole. In mostra, circa novanta quadri, tutti straordinari, provenienti dai musei dei vari Continenti e da alcune gelose collezioni private europee e americane: raccontano la più grande storia che la pittura ricordi, quella dedicata al ritratto e alla figura. E non a caso il titolo scelto è Raffaello verso Picasso, cioè il lungo percorso che dal senso di una perfezione delle forme giunge fino alla rottura di quella stessa forma, con la ricerca cubista novecentesca. Il volto e il corpo rappresentati, dall’armonia rinascimentale fino all’inquietudine del XX secolo. E quel verso del titolo indica allo stesso tempo l’andare da un punto a un altro punto della storia dell’arte – il moto verso luogo – e il senso di una lotta tra l’elemento apollineo e quello dionisiaco. Sviluppata in quattro ampie sezioni tematiche (Il sentimento religioso; La nobiltà del ritratto; Il ritratto quotidiano; Il Novecento; Lo sguardo inquieto), la mostra racconta quella vicenda attraverso immagini celebri. Che dai ritratti e dalle figure per esempio di Fra’ Angelico, Botticelli, Mantegna, Bellini, Giorgione, Raffaello, Tiziano, Veronese, Dürer, Cranach, Pontormo e poi ancora tra gli altri di Rubens, Caravaggio, Van Dyck, Rembrandt, Velázquez, El Greco, Goya, Tiepolo arriva fino agli Impressionisti da Manet a Van Gogh, da Renoir a Gauguin, da Cézanne a Monet e ai grandi pittori del XX secolo da Munch, Picasso, Matisse, Modigliani e Bonnard fino a Giacometti, Balthus, Bacon e Freud. Solo per dire di alcuni tra i moltissimi che compongono a Vicenza questo superlativo museo dei musei. Ma non generico e invece dedicato all’immagine universale dell’uomo tra sacro e profano. Tra vita quotidiana e celebrazione di sé nella regalità delle corti, tra sentimento religioso e rappresentazione della propria immagine negli autoritratti, soprattutto tra Ottocento e Novecento. Ad accompagnare le due tappe non sarà il tradizionale catalogo, ma un intero libro scritto per l’occasione da Marco Goldin sul tema dell’esposizione.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 20 gennaio 2013.
Informazioni e prenotazioni
www.lineadombra.it
(Ottobre 2012)
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