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MOSTRE - A Ravenna "L'artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani", in mosta gli artisti che si sono ispirati a mete lontane

L’artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani, è una mostra curata da Claudio Spadoni e Tulliola Sparagni ed è promossa dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura e dal Museo d’Arte della città.

La mostra aperta dal 22 febbraio presenta i percorsi di alcuni dei più significativi artisti che, affascinati dal mito dell’esotico, hanno viaggiato e vissuto fuori dall’Europa.

Tra le opere degli artisti in mostra c'è chi s’entusiasma per le sere tunisine come Klee, chi ricordando il mare polinesiano sospira per i “grigi verde giada” delle lagune o per le “eleganti palme” e le “bande di pesci blu, gialli, zebrati di nero” come Matisse e c’è anche chi deprecando il colonialismo come Nolde, rievoca gli sguardi ostili degli indigeni.

Nostalgia, desiderio, paura, felicità sono i sentimenti che hanno ispirato ed ancora ispirano quei paesi lontani e che hanno spopolato nella letteratura da Salgari a Chatwin e ispirato gli artisti di tutte le epoche.

Il “viaggio” espositivo passa attraverso due movimenti artistici fondamentali per l’arte europea tra Ottocento e Novecento: l’orientalismo e il primitivismo. Inaugurato in Francia, introdotto successivamente in Italia nella seconda metà dell’ottocento, l’orientalismo si afferma al punto da stimolare un’intensa produzione artistica e letteraria, popolata da harem sensuali e serragli d’animali feroci. É però sul finire del XIX secolo, con Gauguin e gli artisti da lui influenzati che il mito dell’esotico si diffonde definitivamente e lo sguardo dell’uomo europeo diventa fatto creativo ed estetico: la vita e l’arte di popoli lontani, i panorami inconsueti, i corpi e i colori di terre distanti dalla geografia culturale dell’Occidente innestano una svolta decisiva nell’arte europea.
Introdotto da modelli storici di galeoni, antiche carte geografiche e mappamondi, il percorso inizia dal realismo ottocentesco di Caffi, Ussi, Pasini e Guastalla, le cui opere raccontano e documentano i loro viaggi al seguito di spedizioni diplomatiche nel Medio Oriente e nel Mediterraneo.
Si passa poi attraverso il post-impressionismo di alcuni dei maggiori artisti europei, tra cui Gauguin e le sue suggestioni polinesiane, per giungere all’espressionismo dei tedeschi Nolde e Pechstein e del francese Matisse, in Oceania nel primo decennio del ‘900. Parallelamente, il Nord Africa suscita l’interesse di artisti come Klee, Macke, Moilliet, a Tunisi nel 1914 e poi ad Hammamet alla ricerca delle potenzialità della luce e del colore; così Kokoschka, in Egitto negli anni ’20, e Dubuffet, con i suoi deserti algerini degli anni ’50. Protagonisti dell’Informale come Tobey e Mathieu, con le loro derivazioni dal calligrafismo giapponese, ci conducono al continente asiatico, meta condivisa, pur nella diversità dei paesi prescelti e delle esperienze esistenziali ed estetiche, anche da artisti viaggiatori contemporanei come Mondino, Boetti e Ontani.
L’esposizione è arricchita da reportage fotografici storici e da sculture, maschere, oggetti rituali ed etnografici dei luoghi evocati, provenienti dal Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
La scelta di un tema come quello del viaggio sottolinea la millenaria vocazione di Ravenna: una città dove, ancora oggi, “un’antica vita si screzia in una dolce ansietà d’Oriente”, come scriveva Eugenio Montale in “Dora Markus”.
Per questa mostra il Mar si è avvalso di un autorevolissimo comitato scientifico, composto da Marco Antonio Bazzocchi, Docente di Letteratura presso l’Università di Bologna; Pietro Bellasi, Docente di Sociologia dell’Arte presso l’Università di Bologna; Anita Beloubeck-Hammer, curatrice del Kupferstichkabinett, Staatliche Museem Berlin; Gualtiero Harrison, Docente di Antropologia culturale, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; Norbert Nobis, curatore dello Sprengel Museum Hannover; Claudio Spadoni, direttore del MAR di Ravenna; Tulliola Sparagni, storica dell’arte; Jörg Zütter, storico dell’arte; oltre alla collaborazione della Soprintendenza al Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico “Luigi Pigorini” di Roma.
La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano e gode dei patrocini del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Ravenna e del Touring Club Italiano. (Catalogo, edito da Silvana Editoriale)


“L’artista viaggiatore. Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani”
dal 22 febbraio al 21 giugno 2009


Museo d'Arte della città di Ravenna

via di  Roma 13 - Ravenna

 

Orario:

martedì - giovedì 9-18

venerdì 9-21
sabato e domenica 9-19
(lunedì chiuso)


Ingresso:

intero 8 euro

ridotto 6 euro
studenti accademia e università, insegnanti 4 euro

 

Per informazioni e prenotazioni:

MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna

Via di  Roma, 13 - Ravenna

tel. 0544 482356 / 482477

info@museocitta.ra.it

Sezione didattica

tel. 0544 482042

didattica@museocitta.ra.it

prenotazioni

tel. 0544 482487

www.museocitta.ra.it