E’ da poco uscito “...E’ tempo di raccolto” (TdE ProductionZ), il nuovo album della cantautrice valdostana Naif Herin.
Un disco nuovo, autentico, dalle sonorità variopinte, che racconta la vita con chiarezza ed ironia.
In questa intervista a tutto campo la cantautrice spiega il significato del suo nuovo album e svela qualcosa di se stessa, i suoi sogni, le sue speranze.
Originale, determinata, Naif Herin ha le idee chiare. E non solo per quanto riguarda la musica
Il suo nuovo album si intitola “...E’ tempo di raccolto”. Come mai questo titolo?
Ormai da quattro anni a questa parte giro l’Italia della scena indipendente per seminare la mia musica. Era arrivato il momento di ordinare il raccolto in un contenitore e lasciarlo al chiuso. Il disco contiene brani che ho composto dopo l’esperienza americana, che mi ha portato a registrare con i musicisti di Prince a Minneapolis, e il progetto artistico “Femminino anarchico project” progetto di sperimentazione vocale electrofunk che si è concluso con la vittoria a Musicultura 2009.
L’album ha per lei un significato particolare?
Sicuramente congela un periodo fatto di sacrificio e dedizione. Dietro ad ogni brano c’è una storia che ho cercato di raccontare con testi e suoni, dietro ad ogni brano c’è la difficoltà di fare musica in questa Italia, ma anche la volontà di non abbandonare. Il campo di grano è di mio padre, lui passa giorni interi a curare le sue piante e i suoi campi, lo faccio lo stesso con la musica. Non sempre le stagioni sono favorevoli per entrambi ma l’amore supera le difficoltà e ci riempie di gioia quando raccogliamo i frutti.
Le sue canzoni sono quasi tutte orecchiabili ed accattivanti ma i temi non sono sempre facili e comunque rispecchiano l’attualità e spaziano tra vari argomenti: politica, amore, amicizia ma sempre con una sottile ironia. Quanto conta l’ironia nel suo quotidiano?
Un cantautore ha l’obbligo di essere a tempo con il suo tempo e forse dovrebbe vedere un po’ più in là. Credo che si possa essere contemporanei e futuristi anche semplicemente con chitarra e voce, l’importante è cosa si vuole comunicare, il modo è un riflesso dell’obiettivo principale. L’ironia credo e “temo” sia la mia più grande qualità, la mia compagna di viaggio, senza di lei non so come avrei fatto a scendere dalle montagne e decidere di avventurarmi in mondi completamente diversi dal luogo dove sono nata e cresciuta. Poi mi permette di essere critica e di smorzare il mio carattere a tratti risolutivo.
Nella scherzosa e divertente “Oui maman” lei parla del complicato rapporto tra madre e figlia. Un argomento che non passerà mai di moda e che riguarda tutte le madri e tutte le figlie.Quanto c’è di autobiografico in questo brano?
Tutto, nelle canzoni di solito non mento mai. Chi conosce mia madre la ritrova nel testo e sorride, è così grande l’amore materno che credo che sia anche difficile tenerlo a bada. La mia famiglia mi ha cresciuta così come sono, con i sani principi di una famigliola di montagna… è che ci dev’essere stato un errore nelle energie del mondo quel giorno perché mio padre ancora si chiede come mai sono nata diversa dagli altri, con lo stesso amore mi ha cresciuta e mi sostiene, anche se mi suggerisce puntualmente di cambiare lavoro!
In “No” affronta la routine della vita di coppia. Una canzone contro la vita a due o contro il matrimonio?
Una canzone che ironizza e decanta semplicemente la vita di coppia. Manco avessimo deciso di innamorarci, capita, difficile esserne immuni e scherzosamente sostengo la tesi contraria, di fronte a Dio…per l’eternità…io ti direi di no..troviamo un accordo meno vincolante e più sincero per consolidare il nostro amore.
Bellissimo il messaggio ottimista contenuto nel brano “I tuoi sogni”. Ma è davvero possibile non mollare mai, soprattutto in tempi come questi?
Doveroso non mollare i nostri sogni. Senza come potremmo vivere? La mia famiglia ha risparmiato una vita per costruirsi una casa, una casa è un bel sogno! I sogni muovono le forze degli uomini…e delle donne.
Nell’album lei affronta anche l’attuale situazione politica italiana (con meno ottimismo) con il brano“As-tronauti” e disegna un ritratto impietoso della politica. Secondo lei c’è qualche speranza?
Staremo a vedere, seguo la politica italiana da due punti di vista: da italiana in Italia e da mezza italiana in Francia, sono due visioni diverse, forse la seconda più preoccupante della prima. L’Italia è gestita dai soliti as-tronauti, non solo politicamente, il clientelismo ha impoverito il credo civile, come cittadina italiana faccio fatica a credere nella giustizia e nella politica stessa, forse mi danno più affidamento programmi televisivi come Le Iene e Striscia la notizia, non credo sia una cosa accettabile questa, quindi tento di denunciare, a mio modo, un disagio che temo sia condiviso da altre persone.
Lei si è detta rammaricata per la canzone scritta per Mina, che fra l’altro ricorda molto lo stile delle prime canzoni interpretate dalla Tigre di Cremona, con cui però non è riuscita a raggiungere la grande interprete. Riproverà con un’altra canzone?
Sicuramente, non mi manca la perseveranza. Il brano “Immensamente” (traccia nascosta del disco) l’ho scritto pensando a lei, alle sue doti canore e alla sua capacità ineguagliata di interpretazione…il fatto è che non so come fare a raggiungerla, non conosco nessuno che possa fargliela sentire, ma confido nelle persone di cuore e nella casualità…magari prima o poi riceverò una chiamata…come quella volta che ricevetti una chiamata da Gianni Morandi: si congratulò con me per il mio primo disco nel 2005.
Quale messaggio vorrebbe comunicare con questo album?
Il mio disco “E’ tempo di raccolto” vorrei che comunicasse la “resistenza” di un artista operante nel posto sbagliato al momento sbagliato. Vorrei che sprigionasse fiducia. Spero in futuro di dare il mio contributo all’Italia e a chi pensa e scrive che io sia una boccata di aria negli ultimi venti anni nella musica italiana, vorrei dire loro che ho ancora tante cose da dire e da fare e che il mio obiettivo è anche quello di nobilitare la musica italiana all’estero.
Progetti per il futuro?
Intanto sarò in giro per l’Italia per la promozione del mio disco, toccherò le principali città italiane con la mia band, le date si possono trovare sul mio www.myspace.com/naifspace.
Il 22 marzo 2010 uscirà un mio nuovo disco nel mercato francofono dal titolo “Faites du bruit”, un disco dalle sonorità asciutte e decise, un disco incisivo e delicato allo stesso tempo. In un periodo storico dove il mercato discografico internazionale è in grande difficoltà, propongo la mia musica su due paesi diversi, con due dischi di natura diversa ma che rispecchiano a pieno il mio universo musicale…la scena culturale francese sembra più disponibile ad accogliere il mio estro. Staremo a vedere. Dal canto mio state pur certi che darò il massimo!