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TEATRO - Il Teatro Litta di Milano propone "L'uomo dal fiore in bocca" di Pirandello, con la regia di Antonio Syxty

Dal 14 febbraio il Teatro Litta di Milano propone uno dei classici di Luigi Pirandello, “L’uomo dal fiore in bocca”, interpretato da Francesco Paolo Cosenza e Niccolò Piramidal sotto la direzione di Antonio Syxty.

Pubblicata nel 1923, L’uomo dal fiore in bocca è una commedia in un solo atto presentata inizialmente da Pirandello con il titolo La morte addosso.

Il protagonista, seduto al tavolino di un caffè notturno di un piccolo paesino, racconta ad un anonimo avventore di avere appena scoperto di esser vittima di un “epitelioma”: il suo nome è più dolce di una caramella, e ben si adatterebbe ad un fiore, ma si tratta di un fiore maligno, un tumore che gli è spuntato su un labbro e che lo costringe a pochi mesi di vita.

Invece di abbandonarsi allo sconforto, da questo momento egli ha deciso di cambiare il suo comportamento, il suo modo di vedere il mondo, di osservare la propria vita e quella degli altri. Questi momenti saranno gli ultimi che egli potrà godere, e per questo sono divenuti tutti incomparabilmente preziosi ed importanti.

Lo spettacolo rimarrà al Teatro Litta fino al 4 marzo. (foto di Federico Cambria)

 

 

Note di regia

 

“Il teatro ha ancora la possibilità di custodire un mistero. Nella nostra epoca dove tutti chiediamo una spiegazione a tutto cercando disperatamente una conferma al mondo mediatico, tecnologico e multitasking, il teatro ha ancora il pregio di fermare il tempo.

Ciò accade anche nella nostra vita quando un evento drammatico crea una sorta di black-out nello scorrere degli avvenimenti costringendoci a riconsiderare con occhi e sentimenti diversi gli accadimenti della vita stessa.

Il compito dell’artista dovrebbe essere quello di creare apparizioni che possano rivelare il mistero assoluto. Per dirla con le parole di Arturo Schwarz - Senza mistero la realtà non esiste. Il mistero è ciò che deve esistere affinché la realtà sia possibile -.

E per poter ricreare un mondo sospeso fra mistero e realtà  ho chiesto a Guido Buganza – che oltre a essere uno scenografo di grande talento e fama è anche un bravissimo pittore – di immaginare per lo spettacolo qualcosa che fosse più simile a un’installazione d’arte che una scenografia. E allo stesso tempo ho chiesto anche a Fulvio Melli - autore delle luci e delle immagini proiettate - di poter immaginare un ambiente luminoso ‘non teatrale’, quindi anche questo autonomo e auto-significante. L’idea per me era quella di poter situare questo ‘pezzo unico’ di Pirandello in una zona limitrofa alla vita, sospesa fra realtà delle parole e dei fatti e condizione mutante e mutevole della visione attraverso l’arte.

In questo rapporto sospeso e ‘straniante’ anche Francesco Paolo Cosenza che è interprete del ‘pezzo unico’ Pirandelliano diventa un visitatore/viaggiatore della propria vita anch’egli sospeso fra ciò che sembrava essere e ciò che è. Una condizione che ci accomuna tutti.

Considero questo un tentativo di ‘messa in opera’ più che una ‘messa in scena’”.(Antonio Syxty)

 

 

“L’uomo dal fiore in bocca”

dal 14 febbraio fino al 4 marzo 2012

 

Teatro Litta

Sala Teatro Litta

Corso Magenta 24 - Milano

 

Biglietto

da martedì a giovedì:

intero €13, ridotti €10/13

da venerdì a domenica:

intero €19, ridotti €9/€13

 

 

Info e prenotazioni

tel. 02.86454545

www.teatrolitta.it

 

 

 

(Febbraio 2012)