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DISCHI - Ivano Fossati torna sulla scena discografica con un nuovo progetto che ripropone fedelmente il suo ultimo tour

E’ stata una tournèe lunga, a tratti anche difficile ma dove l’affetto del pubblico ha toccato punte che non mi sarei aspettato. Spero che questo disco possa essere, senza nessuna retorica, il mio ringraziamento a tutti loro”. Ivano Fossati

 

A poco più di un anno di distanza dall’uscita dell’ultimo disco di inediti Ivano Fossati torna sulla scena discografica con “Ivano Fossati live: Dopo – Tutto” (Il Volatore srl/EMI Music Italy), l’album testimonianza dell’ultima tournèe del musicista genovese, conclusa al Piccolo Teatro di Milano il 19 marzo di quest’anno.

La pubblicazione di questo disco è stata anticipata il 23 novembre dalla rotazione radiofonica del brano “Ho sognato una strada”, una delle sedici canzoni che compongono questa raccolta. L’album è il risultato di una lunga serie di concerti con cui Fossati ha voluto salutare il proprio pubblico dopo la decisione di ritirarsi dalle scene, ricevendo in cambio enormi manifestazioni di affetto oltre a un grande successo del tour.

L’intenzione di Fossati, riguardo a questo live, è proporre al pubblico un disco non celebrativo ma al contrario ricco di novità: la stragrande maggioranza delle canzoni contenute nell’album è infatti registrata dal vivo per la prima volta, nonostante la scelta dei sedici brani segua un lungo arco di tempo che va dagli anni settanta fino a oggi. Il suono e il modo con cui Fossati e i suoi musicisti eseguono queste canzoni è quello tipico di una band, che è poi la modalità musicale  da sempre più congeniale e più cara a Ivano che oltre a cantare suona il pianoforte, la chitarra elettrica, l’armonica e il flauto.

“Ivano Fossati live: Dopo – Tutto” contiene brani decisamente rock-blues di grande impatto e attualità come “La crisi” , “Cara democrazia” o “ Stella benigna” scritta insieme a Tony Levin  ma non manca l’anima del Fossati visionario e viaggiatore che non a caso apre l’album con quel vero e proprio manifesto che è “ Viaggiatori d’occidente”.

Nella seconda parte del disco sono invece contenute le canzoni più intimiste, molto attese dal pubblico dei concerti come “ Carte da decifrare” e “ L’orologio americano”. Ma quando nel finale Ivano Fossati si congeda sulle note dei suoi brani più amati: “ La musica che gira intorno”, “La costruzione di un amore”,  l’entusiasmo del pubblico  diventa un vero e proprio abbraccio irrefrenabile e dirompente.

L’album è stato mixato da Marti Robertson con l’intento di ottenere il suono limpido, quasi trasparente che è stato la cifra costante delle esibizioni in teatro ma nessuna parte delle esecuzioni è stata rieseguita successivamente in studio. (foto di Alessio Pizzicanella)

 

 

www.ivanofossati.com

 

 

 

(Dicembre 2012)