Ricerca Archivio
 
LIBRI - Si intitola "In India. Cronache per veri viaggiatori", il terzo libro di Raffaella Milandri

"Un viaggio estremamente pericoloso, dove il fatto di essere donna mi è stato di estremo aiuto: sono stata sottovalutata e grazie a questo ho avuto accesso a luoghi inaccessibili e informazioni riservate". (Raffaella Milandri)

 

Esce "In India. Cronache per veri viaggiatori" (edito da Ponte Sisto), terzo libro (in tre anni) di Raffaella Milandri che, ancora una volta, propone il suo particolare genere: i racconti dei suoi viaggi, come detective dei diritti umani. Dopo i Pigmei e i Nativi Americani (Io e i Pigmei, Polaris, 2011, e La mia Tribù, Polaris 2013) è ora la volta degli Adivasi in Orissa.

Il libro, a metà tra resoconto giornalistico e racconto di viaggio,  è una guida pratica per aiutare i lettori e le lettrici a vivere e a capire l’India, abbandonandosi definitivamente alla magia di una Paese che non finisce mai di incantare.

E' un racconto estremamente coinvolgente e appassionante, a tratti ironico e divertente: mentre la Madame e l’autista sikh macinano chilometri sulle polverose strade indiane, intrecciano un insolito rapporto, che fa da sfondo a un viaggio avventuroso e costellato di colpi di scena, da Delhi a Calcutta e alle foreste dell'Orissa.
La Milandri scrittrice, fotografa e attivista per i diritti umani viaggia in solitaria in remoti angoli di mondo per raccogliere prove e testimonianze di violazioni dei diritti umani dei popoli indigeni, quei popoli che, lontani dalla frenesia del mondo occidentale, ne sono spesso vittime.
E' questo il caso degli indigeni di Niyamgiri, in Orissa: un ricco giacimento di bauxite ha sconvolto le loro vite pacifiche nei villaggi. Una multinazionale ha aperto una miniera per estrarre il minerale e e un impianto di lavorazione per trasformarlo in alluminio.
Una montagna sacra alla gente dei villaggi viene violata dagli scavi e l'inquinamento distrugge piante, e uccide animali e uomini. Portare a galla la verità sarà lo sforzo della Milandri, detective instancabile: e saranno proprio gli indigeni, inclusi i Dongria Khond, a raccontarle e a svelare una realtà molto peggiore del previsto. Il libro della Milandri è estremamente attuale e racconta una verità diversa da quella che dipingono i media.

Ad arricchire il libro, preziosi consigli di viaggio per l'India, per come viverla fuori dagli schemi, e una serie di preziose immagini in bianco e nero.

 

"Viaggiare non vuol dire visitare luoghi, ma percepire l'animo dei popoli", dice Raffaella Milandri scrittrice, fotografa e attivista per i diritti umani dei popoli indigeni. Viaggiatrice solitaria è stata accolta da tribù nei più remoti angoli di mondo.
La Milandri si dedica alla scrittura, alla fotografia e ai reportage, intesi come strumento di sensibilizzazione e  divulgazione sul tema dei diritti umani  e delle problematiche sociali.
Dice di sè: “Amo le persone semplici, e sono fiera di essere una di loro”. Raffaella Milandri si impegna in campagne informative e lancia appelli e petizioni attraverso conferenze, filmati, libri e interviste diffusi su media e social network.  Varie le partecipazioni televisive e radiofoniche in Italia, numerosi gli articoli sui suoi viaggi, su quotidiani e riviste. I suoi viaggi in diretta su Facebook  sono un evento mediatico molto seguito.
Dal 2010 è membro adottivo della tribù dei Nativi Americani Crow, in Montana.

 

 

(Novembre 2014)