MOSTRE - Si inaugura a Roma, presso il Palazzo del Vicariato Maffei Marescotti, la personale di scultura di Paolo Menon
L’11 maggio, a Roma, si inaugura “L’uomo da Dioniso a Cristo”, personale di scultura di Paolo Menon, prima tappa di un percorso espositivo che si sposterà successivamente in diverse località italiane come Verona (nel mese di agosto) e Mantova.
La mostra, allestita al Palazzo del Vicariato Maffei Marescotti, su invito di Mons. Liberio Andreatta, si snoda sostanzialmente lungo le sale del “Centro culturale Card. Ugo Poletti”, sito al primo piano:
La Cappella dell’Immacolata ospita l’”Ekphrasis”: paliotto d’altare in grès patinato, il Calix pro sancta Missa “Getsemani”, la Pisside-patena in biscuit di porcellana e oro con coperchio e i calici da Messa “Mors et vita” e “Graal n.1”.
La sala dell’Abbondanza è dedicata all’arte sacra: dalla Madonna con Bambino (“Mater Ecclesiae”), alla duplice Crux pectoralis, dalla rivisitazione della “Fiasca del Pellegrino” all’accorata esortazione di Giovanni Paolo II: “Mai più violenza! Mai più guerra! Mai più terrorismo!”, al “O salutaris Hostia” in bronzo e marmo e... altro ancora.
Le due sale della Gloria e del Giglio sono dedicate al grande poeta epico Nonno di Panopoli con opere provenienti dalla mostra “Dei Tirsi divini” (allestita nel 2oo6 a Villa dei Cedri di Valdobbiadene, Treviso, e nel 2oo8 esposta a Palazzo dei Provveditori Veneti di Gradisca d’Isonzo, Gorizia). Le sculture sono inoltre ispirate alla letteratura del mito dionisiaco (“Le Baccanti” di Euripide), realizzate in bronzo, terracotta e rilievi patinati).
La sala delle Virtù ospita il “Dibattito sull’abolizione dei Baccanali in Roma per decreto senatoriale, 186 a.C. - 2010 d.C.” L’opera è una narrazione scultorea in ferro e terracotta patinata che rappresenta un’assemblea di baccanti, fauni e satiri e legislatori del Senato romano; Dioniso interloquisce con la sacerdotessa delle baccanti indossando rispettivamente le cuffie senza filo. La composizione semicircolare degli elementi strutturali misura all’incirca 22 metri suddivisi in dieci segmenti. La monumentalità di quest’opera ha il compito di sorprendere e (auspicabilmente) emozionare il visitatore inducendolo a interrogarsi sulle problematiche giovanili relative al bere sregolato e all’assunzione di droghe che causano inesorabilmente morti tanto tragiche quanto assurde. Nei pressi dei due semicerchi vi sarà un piccolo bronzo: “Prudenza quando giochi con Bacco!”, che suggerirà una lettura trasversale (surreale e realistica al tempo stesso) delle conseguenze dei “baccanali” di oggi sull’uomo.
La sala di Apollo, utilizzata per l’intrattenimento culturale, espone una sola opera, un Crocifisso a grandezza naturale dal titolo: «Quando le parole uccidono».
La mostra è stata realizzata con il patrocinio di: Regione Lombardia, Provincia di Lecco, Comune di Perego (Lc), Comune di Brescia, Comune di Valdobbiadene (Tv), Ambasciata della Repubblica di Bulgaria a Roma, Museo della Permanente di Milano, Museo d’Arte contemporanea Remo Bianco in Franciacorta.
La mostra, curata da Rosa Lardelli, sarà aperta al pubblico dal 12 al 20 maggio 2011. (Foto in bianco e nero di Gianni Ummatino; foto a colori di di Rinaldo Capra)
Paolo menon nasce a Villanova del Ghebbo (Rovigo) nel 1950. E’ graphic designer, giornalista e scultore. Fa parte degli artisti della Permanente di Milano. Presenta i suoi primi lavori di grafica nel 1972 alla Biennale d’Arte pubblicitaria di Roma. Espone i suoi primi oli e tempere alla Galleria La Conca di Milano nel 1976 e nel 2004 alcune «retrotele con tecnica dichiaratamente dadaista» alla Columbia University di New York dove presenta inoltre i suoi due volumi «Per vino e per segno: le più belle etichette d’autore vestono il vino italiano» per i tipi del Centro Diffusione Arte di Milano. «Ma il dadaismo di Menon», rivela il critico d’arte Martina Corgnati, «non è corrosivo come quello di Tzarà e colleghi, piuttosto è sorgente di eleganza ed elasticità». Con la personale «Dei Tirsi divini: rilievi di luce bronzea nel tempio onirico di Dioniso» di Valdobbiadene (Tv) nel 2006, Menon espone alcuni personaggi del mito enoico in bronzo o simulandolo con «patine contemporanee di realismi virtuali» su terracotta e supporti polimaterici provocando un «garbato disorientamento in chi li consideri nella loro sostanza o non si fermi al ritmo della composizione», come osservano i suoi critici.
Menon è giornalista professionista dal 1982, quindi Art director di prestigiosi settimanali e mensili degli anni Ottanta. Decine di progetti grafici portano la sua firma negli anni Novanta. Fonda e dirige periodici di nicchia (equitazione e life style) con successo. Dopo aver viaggiato l’Europa, i Paesi Arabi e importanti città degli Stati Uniti, nel 1990 si trasferisce da Milano a Perego, in alta Brianza, dove risiede e lavora.
Ha ricevuto premi e numerosi riconoscimenti artistico-letterari.
Hanno scritto di lui i critici d’arte: Maurizio Bernardelli Curuz, Luciano Caprile, Martina Corgnati, Giorgio Falossi, Umberto Gavinelli, Giampietro Guiotto, Marina Mojana, oltre a personaggi della cultura e scrittori (Mario Bellini, Mario Borgese, Stefano Cosma, Giovanni Gazzaneo, Marta Mai, Gaspare Mura, Stefano Peretti, Antonio Piccinardi, Claudio Pina, Claudio Serra, Bruno Vespa, Alberto Zaina) e giornalisti del Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Il Giornale, Il Sole-24 Ore, Avvenire, Il Gazzettino, Il Messaggero Veneto, Il Corriere del Veneto, Il Piccolo, E-Polis-Il Brescia, La Provincia di Lecco e altre autorevoli firme dei periodici mensili e settimanali, radiotelevisioni nazionali e website.
“L’uomo da Dioniso a Cristo”
dal 12 al 20 maggio 2011
Palazzo del Vicariato Maffei Marescotti
“Centro Culturale Card. Ugo Poletti”
via della Pigna 13/a – Roma
Info
Associazione culturale e artistica Ars Vivendi di Brescia
Tel. 030.3530557
r.lardelli@alice.it
www.paolomenon.com
(Aprile 2011)