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MOSTRE - Il Museo MAN di Nuoro ospita una personale dell'artista francese Michel Blazy

Dal 26 febbraio al Museo MAN di Nuoro è in corso la mostra Living Room, personale dell’artista francese Michel Blazy, a cura di Lorenzo Giusti. 
Avvio di un programma annuale dedicato alle trasformazioni del pensiero ecologico, la mostra pone in dialogo opere recenti e nuove produzioni, indagando aspetti diversi del lavoro dell’artista.
Da più di venticinque anni Blazy opera utilizzando materiali organici, integrandoli con oggetti di consumo. L’artista crea processi estetici nella dimensione del tempo, con esiti sempre aperti e indeterminati. La materia contenuta nei suoi lavori porta in sé il potenziale di crescita e deterioramento a cui tutta la ricerca dell’artista si rivolge. Le sue opere risultano in perenne alterazione, condizionate dal variare dei contesti e dallo svolgersi della loro stessa vita; un inno alla metamorfosi e all’incessante processo di rinnovamento del ciclo del vivente.
Per il MAN Blazy ha progettato uno spazio da abitare, un salotto “animato” in cui elementi organici - erba, piante, prodotti alimentari - convivono con oggetti apparentemente statici, come abiti o vecchi computer. L’installazione sovverte le convenzioni museali proponendo un modello espositivo alternativo, in cui il caso e i sistemi autogenerativi si integrano, fuggendo al controllo del suo stesso autore. Da luogo di esposizione il museo si fa dunque palcoscenico, spazio vitale all’interno del quale si concatenano accadimenti non sempre percettibili (germinazioni, crescite, decomposizioni). La materia biologica si fa collaboratore attivo nella costruzione dell’opera, mettendo in evidenza il ruolo e l’influenza delle condizioni esterne, come la luce, l’umidità, la temperatura. 
Living room restituisce dunque uno spazio fisico come un organismo, aprendo il campo a una riflessione sul rapporto tra natura e cultura e promuovendo una visione articolata, non antropocentrica, della realtà. Un sistema complesso dove operano entità molteplici - siano esse forme di vita vegetale o macchine - che esistono indipendentemente da noi, ma che con noi si muovono ed evolvono. In questo senso gli ultimi lavori di Blazy - che integrano parti elettroniche, computer ed elementi vegetali - sembrano inserirsi, con voce autonoma, all’interno dell’attuale dibattito sull’animismo tecnologico e sulla vita degli oggetti, riaffermando la centralità delle forme e dei processi naturali.
Completa la mostra una pubblicazione con testi di Lorenzo Giusti, direttore del Museo MAN, e Xavier Franceschi, direttore del FRAC Île de France - Le Plateau di Parigi.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 4 aprile.
 
Michel Blazy (Monaco, 1966) vive e lavora a Parigi. Suoi lavori sono conservati in alcune delle più importanti collezioni internazionali, tra le quali il Centre Pompidou di Parigi; il Museum of Old and New Art (MONA), in Tasmania; il Museée d’art Moderne de la Ville de Paris, Il Nouveau Musée National di Monaco, Le Abattoirs di Tolosa e in numerosi FRAC francesi. Diverse mostre personali sono state consecrate al suo lavoro, tra le quali: Pull Over Time, Art:Concept, Parigi (2015); Bouquet Final 3, National Gallery of Victoria; Melbourne White Night (2013); Le Grand Restaurant, Frac Île-de-France, Parigi (2012); Débordement domestique, Art:Concept, Parigi (2012); Post Patman, Palais de Tokyo, Parigi (2007).


Info
MAN Museum
via S. Satta 27- Nuoro 
tel. +39 0784 25 21 10
www.museoman.it
 
 
(Febbraio 2016)