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Numero 1/2 del 20 Gennaio 2020 -
Quindicinale Culturale
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TEATRO - Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia protagonisti al Teatro Manzoni di Milano con "Colazione da Tiffany"
Dal 26 febbraio al Teatro Manzoni di Milano Francesca Inaudi e Lorenzo Lavia saranno protagonisti di “Colazione da Tiffany”, spettacolo tratto dal celebre romanzo di Truman Capote (con adattamento teatrale di Samuel Adamson e traduzione di Fabrizia Pompilio)
Lo spettacolo approda sul palco milanese dopo una lunga tournée, interpretato da due giovani attori già conosciuti dal grande pubblico, Francesca Inaudi, formatasi al Piccolo di Milano, nota per le sue molteplici apparizioni televisive e cinematografiche e Lorenzo Lavia, figlio d’arte, che ha lavorato spesso in teatro. La Inaudi, che interpreta Holly evitando di far pensare a Audrey Hepburn, connota il personaggio di una tenera trasgressione muliebre e Lorenzo Lavia disegna con gusto e misura la figura dello scrittore innamorato, al quale conferisce sfaccettature che alludono ad altre sue preferenze.
Si racconta la storia di Holly; chi la racconta è William Parson, scrittore giovane che arriva dall’Alabama a New York, forse un alter ego di Truman Capote. Siamo nel 1957 e lo scrittore incontra Joe Bell, il barista che, segretamente innamorato di Holly, lo invita a ripercorrere la sua storia e a rivedere il suo vecchio appartamento nell’East Side…
William/Fred ritorna e ricorda tutto del 1943, l’anno in cui ha conosciuto per la prima volta Holly.
Holly è una ragazza del Sud che si è trasferita a New York, dove frequenta il bel mondo dell’East Side ma anche personaggi equivoci come il mafioso Sally Tomato che lei visita a Sing Sing o il suo avvocato Mr. O’Shaughnessy. I suoi amici sono personaggi fatui: Mag Wildwood, una fotomodella dell’Arkansas; O.J. Berman, agente di secondo piano di Hollywood; il diplomatico brasiliano Josè Ybarra-Jaegar; Rusty Trawler, miliardario nazista; Middy Munson, ex attrice ora giornalista di gossip; Madame Spanella, cantante lirica pettegola e frustrata. Holly si innamora di Josè, ma a provocare un cortocircuito emotivo è l’arrivo, dal Texas, del suo primo marito, Doc Golightly. Holly vorrebbe sposare Josè di cui è rimasta incinta ma uno scandalo le impedisce di farlo. Perde il bambino che aspettava da Josè e decide, nonostante tutto, di partire da sola per il Brasile dove vuole incontrare i venti miliardari più ricchi di ogni razza e di ogni colore… Da quel momento, dopo aver abbandonato anche il suo gatto, di Holly si perdono le tracce… Joe e Fred si raccontano, nel ’57, che forse lei era in Africa, fotografata da Yunioshi, il giapponese di Harper Bazaar. Solo una lettera spedita da Holly all’editore di Fred ci dice che avrebbe fatto conoscere il suo indirizzo quando l’avesse saputo lei stessa; l’indirizzo non si conoscerà mai e Holly entrerà nel sogno di Fred/William/Truman con grande leggerezza e nell’immaginario collettivo di tutti noi.
Regia di Piero Maccarinelli.
Lo spettacolo rimarrà al Teatro Manzoni fino al 17 marzo. (foto di Riccardo Ghilardi)
Info:
Teatro Manzoni
via Manzoni 42 – Milano
www.teatromanzoni.it
(Febbraio 2013)
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