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MOSTRE - Apre i battenti la mostra "C'era una volta la Russia. Lo sguardo di Ivan Glazunov", a Venezia

Dal 15 ottobre la Fondazione Querini Stampalia di Venezia ospita la mostra "C'era una volta la Russia. Lo sguardo di Ivan Glazunov".

Il progetto espositivo nasce dalla ricerca e dalla personale collezione del pittore Ivan Glazunov. La sua maniera pittorica è stata spesso associata alle grandi tradizioni delle scuole europee di pittura, e la tematica centrale del suo lavoro è dedicata alla progressiva scomparsa dei valori tradizionali che stanno alla base della cultura russa e di quella europea. Con questa esposizione Glazunov vuole condividere con il pubblico europeo una personale, ma in realtà sempre più diffusa, preoccupazione culturale, quella che origina dalla incessante distruzione dei nessi storici e culturali che hanno caratterizzato per lunghi secoli le nostre civiltà. Come molti altri artisti del suo Paese, Glazunov è interessato alle peculiarità delle culture nazionali, delle lingue e dei percorsi storici, a partire da quelli della sua terra.
"Tutto ciò che è stato creato fino a noi – osserva Glazunov -
e che abbiamo ereditato, è la ricchezza e la diversità della nostra civiltà comune. Da sempre la Russia ha mantenuto la memoria del suo passato, e con questa capacità di rendere viva la propria tradizione il nostro popolo è arrivato ai tragici eventi del XX secolo. Ora, dopo essere sopravvissuti alla rivoluzione, alla guerra, al regime sovietico, stiamo cercando in noi la forza di continuare, ricordando il codice genetico culturale che ci sostiene da secoli. Proprio ora, quando il mondo sta cambiando impetuosamente e noi viviamo in un potente e aggressivo flusso di informazioni. Abbiamo bisogno di preservare i nostri valori originari, che ci hanno sostenuto in ogni momento: sono il perno che ci ha permesso di non perderci, che ha conservato la nostra immagine come popolo. Voglio mostrare ciò che mi è caro della Russia, ciò che io amo. Durante tutta la mia vita, ho raccolto e studiato pezzi di antiquariato russo: ognuno di essi può raccontarci le persone che hanno vissuto secoli fa o più recentemente... Anche questi segni hanno creato l'immagine della Russia che amo, che mi è cara, che è importante per me. Che voglio conservare per i miei figli e condividere con il pubblico."
Per questo progetto tra segni e memoria, caratterizzato da una forte impronta familiare, non poteva esserci sede più adatta dell’antica dimora dei Querini Stampalia. Nata nel 1869, la Fondazione Querini Stampalia integra gli ambienti della casa museo, le sue preziose raccolte, la ricca biblioteca, con gli spazi di architettura contemporanea, pensati da Scarpa, Pastor, Botta: suggestivo manifesto della sua missione culturale di luogo di frontiera e di confronto, fra custodia del passato e ricerca attenta ai tempi nuovi.
La mostra, curata da Silvia Burini e Giuseppe Barbieri, responsabili del Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) dell'Università Ca' Foscari Venezia, allinea dipinti, antichi costumi russi di eccezionale fattura e preziosi oggetti di arte popolare che provengono dalla collezione dell'artista.

La mostra rimarrà aperta al pubblico fino all'11 gennaio 2015.

 

Info
Fondazione Querini Stampalia

Santa Maria Formosa Castello 5252 - Venezia

tel 041 2711411

fondazione@querinistampalia.org  

Ingresso: intero 10 euro - ridotto 8 euro

 

(Settembre 2014)