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Festival di Sanremo: ma la musica dov'è?
di Elisabetta Di Dio Russo

Gossip, grande movimento di danaro, corse spericolate per accaparrarsi l’ultima notizia vera o presunta che farà vendere più giornali e tanta, tanta mediocrità.

Ancora una volta il Festival di Sanremo riesce ad accrescere l’interesse di pubblico e media.

Non mancano le polemiche e i colpi di scena anche in questa nuova edizione.

E la musica?

E i fiori?

Da anni la manifestazione canora più celebre del Bel Paese non è più il festival della canzone italiana ma un gran fermento tra artisti, musicisti, addetti ai lavori, giornalisti e pubblico tutti inclini a costruire uno spettacolo, dove lo spettacolo, quello vero, non c’è e dove la centralità della musica si è spostata altrove.

Il festival ormai si è appiattito, diventando una sorta di Grande Fratello, un fenomeno mediatico di proprorzioni gigantesche ma incredibilmente vuoto.

Hanno ancora senso manifestazioni come il Festival di Sanremo?

Chissà: certo anche il festival con i suoi pregi (pochi) e i suoi difetti (tanti) fa parte della nostra storia, del nostro bagaglio culturale che appartiene agli anni passati ma che continuiamo a portarci dietro come una valigia ingombrante e obsoleta.

Tra gli artisti di questa edizione diversi nomi importanti che ci invitano a “sperare”, come Franco Battiato, Roberto Vecchioni, Luca Barbarossa e anche, a sorpresa, il “lombardo” Davide Van De Sfroos e naturalmente la fantastica e già apprezzata direzione musicale del Maestro Bruno Santori.

In diretta dal Teatro Ariston, il neo conduttore Gianni Morandi, affiancato da Belen Rodriguez,  Elisabetta Canalis e dalla comicità di Luca Bizzarri e Paolo Kessisoglu, sarà il protagonista di una nuova edizione della manifestazione più detestata ma, inspiegabilmente più seguita dell’anno, tra gossip,  artisti taliani, star internazionali e...qualche canzone. (la foto di Roberto Vecchioni è di Alessio Pizzicanella)

 

 

 

(Febbraio 2011)