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DISCHI - Esce "Sincerità", il primo album di Arisa

E’ uscito  “Sincerità” (Warner Music), il primo album di Arisa, una delle rivelazioni del Festival di Sanremo 2009, vincitrice della categoria “proposte”.

Autodidatta molto puntigliosa (“Studiavo il labiale delle cantanti nei filmati su internet e ho imparato a usare il diaframma con le canzoni di Celine Dion e Mariah Carey”) Arisa ha affinato un talento vocale sopraffino e poliedrico, come dimostra l’elegante versione swing di “Sincerità”  interpretata con Lelio Luttazzi, suo padrino a Sanremo.

L’album “Sincerità”, prodotto da Maurizio Filardo e Giuseppe Mangiaracina, si apre con una trilogia autobiografica dalle variopinte suggestioni sonore: una languida chitarra hawaiana per la title-track; le atmosfere reggae fra “No Woman No Cry” di Bob Marley e “Master Blaster” di Stevie Wonder nel brano “Io sono”, fino agli accenti elettronici da ballata dei Depèche Mode che punteggiano “La mia strana verità”.

Ironia e positività sono il fil rouge che unisce le dieci tracce del cd “Sincerità”

Nelle canzoni di Arisa c’è un lieto fine per tutti. Per le donne tradite di “Abbi cura di te” e “Te lo volevo dire”, che reagiscono con orgoglio e nuova forza. Per la donna in carriera di “L’uomo che non c’è”, che ha sacrificato la vita privata per il lavoro. Per la bambina protagonista di “Piccola rosa”. Per le persone con esagerata timidezza o scarsa autostima a cui è dedicata “Pensa così”.

L’autore principale dei testi dell’album è Giuseppe Anastasi: i brani “Abbi cura di te” e “Te lo volevo dire” sono firmati anche da Marco Conidi mentre Maurizio Filardo è co-autore di “Piccola rosa”.

Sul fronte musicale “Sincerità” è un disco con molteplici orizzonti sonori, fra cui gli echi reggae di “Abbi cura di te”, lo stile da geniale filastrocca alla Sergio Endrigo di “Pensa così”, le emozioni acustiche di “Piccola rosa”, le chitarre surf con cadenze jazz di “Te lo volevo dire”, la bossanova moderna e armonicamente ricca di “Com’è facile”, gli archi enfatici di “Buona notte”, fino all’impronta Anni Settanta-Ottanta di “L’uomo che non c’è” .

Il brano “Sincerità” rispecchia fedelmente il carattere di Arisa. “La sincerità - dice Arisa - “è fondamentale in un rapporto d’amore o d’amicizia, che vuole avere radici profonde e robuste per durare nel tempo. E bisogna essere sinceri prima di tutto con se stessi: solo prendendo coscienza e ammettendo le proprie debolezze, possiamo essere amati dagli altri nonostante i nostri difetti”. (Le foto di Arisa sono di Paola Arpone)

 

 

Tracklist:

Sincerità - Io sono - La mia strana verità - Abbi cura di te - Pensa così - Piccola rosa - Te lo volevo dire - Com'è facile - L'uomo che non c'è - Buona notte